A margine della ripresa degli allenamenti della squadra, auspicando un 2018 ricco delle soddisfazioni che l’AGSM Verona non è riuscita a raccogliere in questa prima parte di stagione, ha voluto parlare e presentarsi ufficialmente il nuovo direttore sportivo Nicola Iachelli. Temi della discussione le aspettative sportive per il prossimo futuro e per quello più lontano, le nuove giocatrici e lo sviluppo di Verona Women all’interno del movimento femminile italiano e internazionale.

IL DIRETTORE SPORTIVO

Sono qua dopo aver visto grandi cambiamenti a livello societario, sia nell’organizzazione che nei progetti. Sono molto ambiziosi e vogliono far fronte all’entrata importante di alcuni club professionistici mantenendo una propria indipendenza e puntando molto in alto. Conosco bene l’ambiente, nel quale sono già stato quattro anni, e la conoscenza fatta con il nuovo Presidente e Vice-presidente mi ha convinto ad accettare l’incarico

Sono stato quattro anni a Verona, poi ho fatto un anno a Brescia e due anni con il Valpolicella. Per questo conosco bene l’ambiente, l’allenatore, i dirigenti; conosco il percorso fatto dalla Società in questi ultimi anni, con l’intenzione di tornare a livelli importanti con solidità e con la voglia di migliorare“.

Da procuratore quest’estate ho cercato di aiutare la Società nel trovare giocatrici utili alla squadra, pur consapevole che sarebbe stato un mercato difficile. Poi da novembre sono diventato ufficialmente il nuovo direttore sportivo, portando giocatrici che, so, possono essere importanti per l’allenatore, che ama un calcio offensivo e propositivo con molto possesso. Quindi ho cercato giocatrici veloci, con qualità tecniche e soprattutto di carattere e personalità, perché nei momenti difficili la testa viene prima delle gambe. Sono comunque tutte giocatrici che hanno già avuto esperienze internazionali, molte nel giro della propria squadra nazionale e alcune con esperienza di Champions League. Sono dunque atlete che possono portare più in alto la squadra“.

LE NOVITÀ IN ROSA

Durante il mercato ci siamo mossi parecchio: serviva qualche innesto a centrocampo, zona in cui eravamo numericamente in difficoltà. Abbiamo quindi preso due giocatrici come Kostova e Wagner, che portano tanta qualità in rosa e ottima esperienza internazionale: entrambe hanno infatti un’ottima visione di gioco, tecnica e sono abituate a confrontarsi con palcoscenici di alto livello. Avevamo bisogno di esterni, quindi è arrivata Hannula e abbiamo completato il tesseramento di Dupuy: sono giocatrici veloci nell’uno contro uno che amano puntare la porta quando vi è la possibilità“.

Poi è stato deciso di attuare dei cambi in difesa, quindi sono arrivate Molin e Decker che sostituiranno Peare e Hill, portando sicuramente maggiore esperienza e carisma a tutto il reparto. In particolare Molin è un terzino di spinta molto utile al gioco di Longega, mentre Decker, che all’anagrafe è un po’ più anziana rispetto ad altre nostre giocatrici, è stata una scelta voluta per migliorare la rosa in esperienza nel reparto arretrato. Si è comunque cercato di trovare giocatrici che possano ricoprire non solo un ruolo ma che siano duttili, per soddisfare le esigenze dell’allenatore. Infine abbiamo completato il tesseramento di Goula, centrocampista con un brillante futuro davanti e infatti è stata appena convocata per uno stage con la Nazionale maggiore Greca“.

Un augurio di buona fortuna a Madelaine Hill e a Shauna Peare, nella speranza che possano raggiungere soddisfazione professionale in altre società. Un ringraziamento per l’aiuto dato alla squadra nella prima parte di stagione“.

VERONA WOMEN NEL CALCIO FEMMINILE

Sicuramente l’entrata di società professionistiche è un fattore positivo per tutto il movimento, perché porta profitto e introiti per tutto il panorama calcistico femminile. È chiaro che questo abbia destabilizzato un movimento bloccato e non proiettato in avanti, dunque abituarsi al nuovo e accettarlo fa paura, ma va fatto perché questo è successo in tutti gli altri paesi. Noi siamo ancora gli unici in Europa con un certo background calcistico a non seguire il trend europeo. A noi, come Verona, spetta il compito di affrontare in modo indipendente i grandi colossi, rimanendo però ambiziosi“.

GLI OBIETTIVI

L’obiettivo per questa stagione è arrivare più in alto possibile, tenendo fede agli obiettivi preposti. Sarà dunque necessario avere anche l’umiltà di capire che prima bisogna salvarsi, poi guarderemo quanto saranno lontane le dirette concorrenti e cercheremo di raggiungerle e superarle, chiudendo il campionato al meglio. Rimane un obiettivo concreto la Coppa Italia, una competizione che possiamo e vogliamo portare avanti fino in fondo“.

A inizio stagione non ci sono stati problemi legati alla Società, ma le difficoltà sono arrivate perché tutto era nuovo e tutto ha preso forma a settembre, compresa la costruzione della squadra. È chiaro, dunque, che queste condizioni abbiano creato difficoltà per l’allenatore, non è facile lavorare con una rosa non completa e spesso con giocatrici indisponibili per infortuni o squalifiche. Tutto era però in divenire e tutti abbiamo lavorato per migliorare la situazione. Ora servirà equilibrio per valutare ogni problema. Credo che l’equilibrio faccia la differenza nella linea di demarcazione tra dilettanti e professionisti: attraverso questo equilibrio troveremo i risultati giusti per il resto della stagione, mentre prima sarebbe stato difficile trovare un’intesa visto l’arrivo di tante giocatrici di diverse estrazioni calcistiche. C’era bisogno di pazienza e adesso con calma ne verremo fuori“.

Credit Photo: http://www.veronacalciofemminile.com/