Si cambia, per cambiare marcia e passo. Il nuovo anno porta diverse novità in casa Catania femminile a cominciare dalla guida tecnica. Peppe Scuto, infatti, dopo anni sulla panchina rossazzurra ha deciso di dedicarsi all´aspetto dirigenziale e amministrativo: al suo posto la guida della prima squadra è stata affidata a Giovanni Garofalo coadiuvato da Salvo Lo Turco che esordiranno in panchina nella trasferta di Roma, domenica alle 14.30 contro la Real Colombo.
IL NUOVO ALLENATORE. Garofalo è rivestito per 12 anni i ruoli di direttore tecnico ed allenatore delle categorie regionali della Pro Catania (conquistati due titoli nazionali under 15 femminili); per 4 anni è stato direttore tecnico ed allenatore del Real Catania; 2 stagioni come responsabile tecnico delle società affiliate al progetto Arsenal Soccer School e altre 2 stagioni nello stesso ruolo al Perugia Calcio. Esperienza anche come allenatore nel maschile in prima categoria e promozione Valverde, Massiminiana, Lineri-Misterbiamco e San Giovanni la Punta.
Il vice allenatore, Salvo Lo Turco, invece, per anni è stato giocatore di Garofalo prima di affiancarlo al Real Catania e a Valverde.
“Al primo impatto – spiega Giovanni Garofalo – ho visto un gruppo di ragazze molto volente-rose, con molta fame di apprendimento. Sto cercando di imprimere in loro il modo di vedere il calcio, ma la prima cosa che mi ha colpito positivamente è la loro voglia di fare calcio e di farlo bene. Non è la prima volta che mi cimento con il femminile, ho già lavorato con le ragazze alla Pro Catania è ho vinto due titoli nazionali under 15. Mi rendo conto che, rispetto al maschile, cambia l´intensità del lavoro, la velocità di esecuzione e la velocità di decisione delle situazioni in campo. Stiamo lavorando proprio per migliorare questo aspetto. Inizio a vedere già qualche risultato di ciò che ho trasmesso in allenamento, gioco corto, gioco posizionale e manovra di qualità: spero che questo possa vedersi anche in campo già nella prima partita di Roma. Lavorare a Torre del Grifo è un onore sia perché la struttura è di altissimo livello, sia perché ci si può confrontare con professionisti da cui si può solo imparare”.
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