Italia-Spagna 1-1 è sostanzialmente un buon risultato per entrambe, forse più per le Azzurre che non per le iberiche, che nel computo totale delle azioni hanno avuto più opportunità, ma alla fine hanno segnato una sola rete. Il dato un pelo più preoccupante forse sono le quattro partite senza vittoria, dato che mancava dal 2019.
SPAGNA 6 – Partita sufficiente per come è stata impostata, purtroppo dopo l’exploit Mondiale ci si aspetta sempre quel qualcosina in più dalla nazionale iberica. Si è sentita molto l’assenza di Bonmatí nelle ultime amichevoli con Canada e Italia.
La migliore in campo: Lucía García, 7 – Sicuramente la più attiva del reparto avanzato. Costruisce diverse occasioni, sulle quali Giuliani prima e Lenzini poi le negano il gol. Nell’azione che porta al vantaggio spagnolo è bravissima a farsi trovare in posizione. L’unica critica è che forse in quella situazione poteva anche tirare, ma ad ogni modo il suo inserimento ha pagato portando al gol.
La peggiore: Teresa Abelleira, 5,5 – In un centrocampo in cui le due mezzali si alternano come punto di riferimento, ad Abelleira tocca il lavoro di coordinamento delle parti in causa, facendo dialogare difesa e centrocampo. Il cervello del Real Madrid commette un po’ troppi errori tecnici del dovuto, pur ottimamente pressata dalle Azzurre, che non le lasciano respiro. (Dal 76′ Tejada s.v.: minuti importanti per lei, ma pochi per poterla valutare correttamente).
Cata Coll 6 – Fino al gol del pareggio avrebbe meritato più della sufficienza piena, sicura nelle uscite (anche quelle sulla trequarti) pur commettendo qualche errore di troppo nei passaggi, correndo rischi eccessivi. Gran parata su Giugliano al 71′, ma sul colpo di testa di Beccari non riesce a deviare bene il tentativo dell’Azzurra.
Olga Carmona 6 – Prestazione sufficiente quella del match-winner della finale del mondiale 2023. Buona corsa sulla fascia e apporto offensivo concreto, al 68′ sfiora il gol con un gran tiro dalla distanza. Forse le è soltanto mancato quel guizzo in più di cui è capace. (Dal 69′ Batlle, s.v.: pochi minuti per poterla valutare. Entra nella fase delicata della partita ma riesce comunque a distinguersi in positivo).
Laia Codina 6 – Si fa vedere anche sulla trequarti offensiva dando un gran supporto alle centrali di centrocampo, e al 34′ si fa vedere con un colpo di testa che non inquadra la porta. Nella ripresa cala alla distanza, comunque aiutando a smistare alcuni palloni, pur soffrendo nelle ripartenze azzurre. (Dal 75′ Fernández s.v.: come per quasi tutte le subentrate, il tempo è poco per valutarla).
Maria Méndez 5,5 – Una prestazione difensiva discreta, nella quale sporca i filtranti e stoppa le attaccanti italiane il più possibile, facendosi vedere in attacco, al netto di qualche disimpegno errato. Nell’occasione dell’1-1 però, si fa bruciare da Beccari.
Sheila García 5,5 – Come Méndez è autrice di una discreta prova, pur essendo servita poco sul suo lato, ma sul tabellino pesa quel gol sprecato al 57′ a pochi metri da Giuliani. Se fosse entrata chissà a che ripresa avremmo assistito. Ad inizio ripresa la ferma Dragoni in area: intervento duro, ma giusto lasciar correre.
Vicky Lopez 7 – Il tanto acclamato nuovo talento del centrocampo blaugrana disputa una buona prova, facendosi valere in più di un’area di gioco, tra il centrocampo e le fasce. Cerca di aiutare nella manovra ponendosi come uno dei riferimenti, e tramite lei passano diversi palloni interessanti per l’attacco. Non paga di questo, prova anche alcune soluzioni individuali dalla distanza. Solida prestazione.
Patri Guijarro 7 – Si alterna con Vicky Lopez nel ruolo di riferimento a centrocampo, con qualche compito difensivo in più, come quando è chiamata a stoppare Bonansea al 28′. Da lei partono comunque i filtranti più interessanti del primo tempo, come quello che serve a Sheila García al 35′. Esce solo perché la CT voleva qualche soluzione offensiva in più. (Dal 57′ Putellas, 6,5: le bastano pochi tocchi nell’azione del vantaggio, prima per servire il pallone che apre di fatto l’azione, poi la chiude servendo l’assist ad Alba Redondo. Quando sei una stella non ti serve brillare sempre, basta un luccichio e comunque verrai notata. È il suo caso in questa partita).
Amaiur Sarriegi 6 – Prova sufficiente da parte della punta classe 2000 della Real Sociedad, in un match nel quale ci prova con coraggio in un paio di opportunità. Sulla prima la mura Boattin, sulla seconda è reattiva Giuliani presso il palo di competenza. (Dal 57′ Athena del Castillo, 6,5: come per Putellas, entra e mette il piede nell’azione che porta al vantaggio, servendo uno splendido pallone a Lucía García).
Cristina Martín-Prieto 6 – Dopo il gol all’esordio che ha servito il pareggio contro il Canada, l’attaccante del Benfica disputa una prova comunque convincente cercando di farsi valere il più possibile, mancandole giusto il guizzo per il gol. Nota a parte, al 15′ viene fermata per offside, ma era in posizione regolare. (Dal 69′ Alba Redondo, 6,5: le bastano pochi minuti in campo per portare le sue in vantaggio. Se è vero che la scivolata di Linari le facilita il compito, è pur vero che da quella posizione bisogna tirare. Lei lo ha fatto e ha sbloccato l’incontro. Mezzo voto in meno – sarebbe stato 7 – per aver divorato un gol all’81’).
C.T.: Montserrat Tomé 6 – Imposta la solita partita che qualche mese fa sarebbe comunque valsa una vittoria. Pesa l’assenza di Bonmatí e forse qualche scelta iniziale avrebbe potuto convincere di più. Pur vero che era un’amichevole e quindi giusto dare spazio a calciatrici a cui deve anche un po’ di fiducia in più.