Photo Credit: Giada Morena

Nella serata di venerdì 25 ottobre si è svolta, in Villa Antona Traversi di Meda, la celebrazione per il quarantesimo anniversario del Real Meda. Noi abbiamo avuto il piacere e l’onore di essere presenti in questa tappa fondamentale per la società e, in generale, per tutto il movimento calcistico femminile.

Il Real Meda, o meglio, la Real Amatese nasce nel lontano 1984 e milita, inizialmente, nei campionati di CSI; solo successivamente entrerà a far parte della FIGC, che riconosce il calcio femminile solo nel 1986, come spiega anche Sonia Pessotto, presente alla fondazione della squadra, bandiera assoluta e capitano, oltre ad essere l’attuale segretaria all’interno dell’organo direttivo. Un’altra data da cerchiare è il 2001, quando avviene la fusione con il Mariano che aveva conquistato la Serie B, ma che non ha potuto disputare a causa di problemi finanziari; fino ad arrivare nel 2009 quando la sede viene spostata a Meda e la società inizia a chiamarsi, così, A.S.D. Real Meda C.F. Sono tante le soddisfazioni che le Black Panthers si sono tolte con il passare degli anni, tra cui la promozione in Serie B e quella immediatamente successiva in Serie A2, modificata poi in Serie B a causa di alcune riforme portate a compimento dal Dipartimento Calcio Femminile. Attualmente il Real Meda milita in Serie C ma la forte partenza lascia intatti anche i più difficili sogni di promozione.

Durante la serata hanno avuto la parola molti ex allenatori, vecchie glorie e capitani, passati e recenti, tra cui quella attuale, Laura Roma, che è intervenuta così: “Il mio Real Meda non è descrivibile con un solo evento. Sono arrivata che avevo 10/11 anni, di tempo ne è passato. Sono contentissima di far parte di questa storia e di aver rivisto tantissime persone che ho conosciuto, da Mao, a Sonia, a Franco, a tutte le figure attuali che fanno ancora parte della storia bellissima di questa società.

Successivamente, Primato Sport, sponsor tecnico del Real Meda, ha presentato ufficialmente il nuovo logo, nato nel gennaio del 2024, e le maglie per la stagione 2025/2026, nominate DNA +, totalmente riciclate, così come i palloni da gioco.
Al termine di questa, Pamela Campisano, presidente, ha descritto anche i diversi progetti extracalcistici che impegnano la società in numerosi campi: PlayMakers (lega il calcio alle storie Disney), B. Pink (differenzia la preparazione atletica femminile rispetto a quella maschile in base alla condizione anatomica), White Mathilda (costruzione di una formazione femminile di donne che hanno subito delle violenze, in modo da favorire il loro reinserimento sociale), Marketing Evolution 2.0 (ricerca di partnership utili a far crescere il brand).
Oltre a questi, è stata sottolineata l’importanza di Città Unica, un progetto in collaborazione con l’A.C. Meda 1913, che unisce le due società sotto un unico logo: la ‘M’, diventato il simbolo della divisa di rappresentanza, presentata direttamente dalle ragazze della Prima Squadra. Ha preso la parola anche il presidente del A.C. Meda 1913, Gigi Cairoli: “E’ una cosa di cui mi sono innamorato e di cui continuo ad innamorarmi sempre di più. Vedere la gioventù vestita con un simbolo che richiama la città, non le singole squadre, ‘M’, Città Unica, mi fa quasi commuovere. E’ una cosa estremamente bella.
Tutti questi impegni testimoniano l’attenzione del Real Meda anche per ciò che esiste oltre al rettangolo da gioco: dal sociale, alla sostenibilità, al settore economico. Al termine della serata sono stati consegnati due premi al presidente, da parte del Comune di Meda e del Comitato Regionale Lombardia Calcio.

La manifestazione è stata dunque una possibilità per ricordare il passato, per vivere il presente e per proiettarsi in un futuro che speriamo sia sempre più brillante per una società che è stata tra le pioniere di questo movimento.

Daniele Vitarelli
Nato in provincia di Monza e Brianza. Laureato in Storia e studente di Scienze Storiche presso Unimi a Milano, la mia passione principale, però, è sempre stata il calcio. Sono convinto che il calcio femminile possa diventare una realtà concreta in Italia e il mio obiettivo, oltre a migliorare me stesso, è rendermi utile per la crescita di questo movimento.