Photo Credits: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Notte di Champions League per le Juventus Women allenate da Massimiliano Canzi: lo stadio Vittorio Pozzo di Biella si è illuminato con il bianco e il nero della squadra torinese e con il bianco e il rosso della formazione tedesca del Bayern Monaco allenata da Straus in questo secondo incontro valido per i gironi. Le bianconere provenivano da una serie di otto vittorie consecutive tra campionato e Champions, e hanno affrontato le bavaresi dopo aver portato a casa i tre punti in trasferta contro il Valerenga. Dopo un avvio di gara timido, le bianconere sono uscite dal loro guscio e sono riuscite a creare occasioni importanti, ma sono state sfortunate al momento del passaggio decisivo e, in certi casi, poco lucide davanti allo specchio.
Le tedesche hanno dunque espugnato Biella con le reti di Dallmann al 17′ e Harder al 73′.

A differenza dei match precedenti, mister Canzi ha scelto di schierare il modulo 3-5-2, preferendo un centrocampo più folto. Tra le titolari è tornata a figurare Boattin, schierata in posizione più avanzata, mentre Peyraud-Magnin ha totalizzato 100 presenze indossando la maglia della Juventus.

La partenza del Bayern Monaco è stata molto aggressiva e volta a cercare la porta, con tiri nello specchio anche a partita appena cominciata, provando a calciare anche da fuori area. Le Juventus Women hanno tentato di reagire puntando sulle ripartenze, mentre le bavaresi hanno giocato con un buon possesso palla e alla ricerca dell’imbucata vincente in area di rigore per ostacolare il gioco delle bianconere.
Il primo squillo della Juventus è arrivato dalla fascia sinistra: dopo un buon recupero palla, Caruso ha trovato Cantore, che si è accentrata bene, ma ha poi crossato direttamente sul portiere. Le bianconere hanno poi creato una bella occasione al quarto d’ora, ma a passare in vantaggio è stato in Bayern Monaco al minuto 17’ con Dallmann dopo un rimpallo favorevole in area di rigore.
Le bianconere hanno provato la reazione immediata con un contropiede di Bennison, chiusa in calcio d’angolo, da cui sviluppi è nata tutta una serie di rimpalli favorevoli e un tiro sporco di Kullberg, che si è però spento sul fondo.
Alla mezz’ora, Krumbiegel ha provato il tiro dalla distanza, e Boattin ha invece colpito un palo clamoroso dagli sviluppi del calcio d’angolo.
A pochi minuti dall’intervallo, durante un’azione Caruso è caduta nell’area di rigore bavarese per una spinta rimediata da Dallman, ma non è stato dato il calcio di rigore, nonostante ci fossero gli estremi per un calcio di rigore, a dir poco solare. Le bianconere hanno provato a chiudere il primo tempo in attacco per cercare il pareggio, ma le squadre sono andate negli spogliatoi con le bianconere sotto per 1 a 0.

Nella ripresa, le bianconere hanno cercato da subito di andare in goal, e Vangsgaard ha sprecato una clamorosa occasione dal limite dell’area di rigore bavarese, una rasoiata uscita di poco a lato. Le bavaresi hanno provato a tenere il pallino del gioco con il giro palla, ma a creare le vere palle goal sono state le padrone di casa, che hanno trovato più spazi per inserirsi e spesso la fascia sinistra smarcata.
Nel corso del secondo tempo si è lottato molto di più a centrocampo ed entrambe le squadre hanno concesso più spazi. Le Juventus Women sono parse molto più combattive e in fiducia rispetto al primo tempo, senza trovare il guizzo capace di consegnare il pareggio nelle loro mani, ma le bavaresi hanno trovato il raddoppio approfittando dell’unica occasione creata nel secondo tempo, arrivata dai piedi di Hardera al 73′, dopo alcune timide incursioni da parte delle bianconere non andate a buon fine.

Le Juventus Women hanno provato a trovare il goal per infondersi un po’ di fiducia nel finale, però tutti gli spazi che fino a poco tempo prima erano a loro disposizione erano ben controllati dalle tedesche, che hanno fatto buona guardia al pallone e al risultato fino al triplice fischio, conquistando tre punti preziosissimi in trasferta e il conseguente primato del girone.

Nonostante l’atteggiamento delle bianconere sia stato per quasi tutto il match molto propositivo, è mancata la concretezza sotto porta, e le calciatrici non hanno saputo capitalizzare le occasioni, calciando forse con troppa poca convinzione per sperare di arrivare al goal. Netto il rigore su Caruso negato alle bianconere, che forse avrebbe potuto riaprire il match prima dell’intervallo. In tutte queste prestazioni nel complesso opache, è spiccata quella di Schatzer, sempre attiva e concentrata.

JUVENTUS WOMEN (3-5-2): Peyraud-Magnin; Calligaris, Kullberg, Cascarino; Krumbiegel (63′ Thomas), Schatzer, Bennison (45′ Bonansea), Boattin (63′ Bergamaschi), Caruso (79′ Rosucci); Cantore (72′ Girelli), Vangsgaard.

BAYERN MÜNCHEN FRAUEN (4-1-4-1): Grohs; Gwinn, Viggosdottir, Hansen, Simon; Stanway; Lohmann (79′ Kerr), Zadrazil, Dallman (90′ Sembrandt), Brühl (63′ Schüller); Harder (90′ Zawistowska).

Marcatrici: 17′ Dallmann (B), 73′ Harder (B)

Ammonizioni: 22′ Bennison (J), 90’+2 Girelli (J)

Note: recupero 1′ pt, 4′ st.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

4 COMMENTI

  1. Quel che la fortuna da, la fortuna prende. Finora, al di là dei loro indubbi meriti, le bianconere erano state assistite a piene mani dalla buona sorte. Vedi sopratutto la trasferta col Valerenga, ma anche la partita con la Roma (palo a portiere battuto, il secondo goal in fuorigioco nettissimo non rilevato, Lenzini ammonita solo all’80simo dopo aver trattenuto Viens vistosamente per tutta la partita…). Stasera, nella partita più importante sinora la Fortuna ha cominciato a riscuotere il debito. Peccato, perché sarebbe bello che le italiane riuscissero a superare i gironi di Champions!

  2. Ilaria Cocino, il secondo gol non è della subentrata Schüller, ma della fuoriclasse danese Pernille Harder.

    • Verissimo, mi sono dimenticata di correggere prima del triplice fischio. Grazie mille per la segnalazione, provvedo subito a sistemare l’errore riportando il nome giusto!

Comments are closed.