Anche Linsday Thomas, tra le migliori in campo nella partita tra le Juventus Women e la Roma, è stata intervistata in Zona Mista al termine dei novanta minuti contro le giallorosse, giocati con la maglia da titolare.
L’ex Milan ha raccontato ai microfoni quanto sia stato emozionante, per lei, giocare per la prima volta in carriera all’Allianz Stadium, e come partite di questo tipo abbiano un qualcosa di diverso e unico: «La partita è stata bellissima ed emozionante, per me era la prima volta allo Stadium. Lavoriamo per vivere giornate del genere, speriamo di aver dato una gioia ai tifosi e di aver fatto vedere una bella partita per il calcio italiano.»
La calciatrice bianconera ha poi dichiarato che la squadra è in fiducia, e che i reparti ben forniti di calciatrici permettono a tutte di ruotare, di avere spazio e di dare continuità al gioco partita dopo partita: «Stiamo giocando con un nuovo schema di gioco da due mesi. Penso che la nostra rosa sia molto ampia, siamo tutte al duecento percento e, quando una non ce la fa, c’è qualcuna che può giocare al posto suo, quindi la qualità rimane intatta. Il nostro intento è quello di rimanere sempre concentrate e soprattutto cercare di arrivare all’obiettivo, quindi quando non ce la fai e non sei al cento percento lasci il posto a qualcun’altra.»
Anche lei, come tutta la squadra, ha poi detto a chiare lettere che la fine del campionato è ancora molto lontana e che bisogna invece dare il giusto peso a ogni match del percorso, prendendo in considerazione un impegno alla volta, con lo scopo di mantenere continuità sia in fase difensiva sia in quella offensiva: «Abbiamo iniziato bene il campionato e abbiamo anche superato il turno preliminare di Champions. Abbiamo preso fiducia, sappiamo che stiamo lavorando per un percorso che sarà lunghissimo, quindi facciamo le cose step by step. Ogni partita la prendiamo come una partita isolata, sempre concentrate, e l’obiettivo è sempre lo stesso: essere efficaci e propositive.»
Contro la Roma, la calciatrice francese ha giocato in posizione arretrata rispetto al suo ruolo naturale, una zona del terreno di gioco che ha cominciato a conoscere da un paio di mesi e che, secondo lei, potrebbe aiutare sia la squadra a portare a casa il risultato, sia lei a esprimere al meglio il suo potenziale: «Il mister mi ha fatto mettere in quella parte del campo, quindi all’inizio ho dovuto sicuramente imparare molte cose, perché difendere non era il mio punto forte. Ho però lavorato tantissimo, e penso che con le mie qualità questa posizione possa essere d’aiuto alla squadra, sicuramente mi permette di esprimermi molto di più; è stata dura, però sto lavorando e penso che, piano piano, sicuramente la mia qualità uscirà fuori.»