Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Ternana-Res Women. Da tre mesi a questa parte, e per probabilmente il resto della storia del movimento femminile, non sarà una partita come le altre. Non può essere una gara come le altre, soprattutto perché c’è un filo conduttore che lega le due società. E questo filo ha un nome, un cognome, e un volto noto, sorridente, perché così vogliamo ricordarlo. Quel volto ha anche lo sguardo determinato, di chi ha combattuto, ma non ha perso, perché chi lotta non perde mai. È Fabio Melillo (ovviamente) ad aver intrecciato il vissuto delle due squadre, dai successi al lato umano.

Non poteva essere una partita facile per chi è stata allenata da lui, e ha vissuto in prima persona l’uomo e l’allenatore. Il cuore sorride, vive la passione, lo sport, le partite, ma è pesante; c’è un peso sull’animo, e soltanto il tempo potrà alleggerirlo. Ed è un tempo incalcolabile, perché quel nome e quel cognome non possono non portare una lacrima all’occhio di chi ricorda una quotidianità che ora non c’è più. Solo il tempo rimarginerà la ferita, seppur lascerà comunque un piccolo solco.

Ma Melillo era soprattutto un uomo di calcio, e il modo migliore per ricordarlo era giocare una partita in cui si dava tutto. E le due squadre hanno dato tutto. Sia la Ternana, che ha voluto dimostrare che il “Gubbiotti” è un fortino inespugnabile, sia la Res Women, che ha cercato di sfruttare le ripartenze. Evento svolto alacremente al 23′, allorquando Pezzi ha sparato dalla trequarti direttamente all’incrocio alla sinistra di Ciccioli, per il vantaggio ospite. È il primo gol incassato dalle ternane in 5 giornate.

La squadra di casa ha faticato più del previsto nonostante un buon avvio, con Zaghini costretta ad un impegno piuttosto attento nei 10 giri di orologio iniziali, chiudendo bene lo specchio su Fusar Poli e Petrara. Per il pareggio però, è occorsa la dinamica poco chiara che porta al calcio di rigore che Bonetti trasforma, con Clemente espulsa nella fattispecie. Nella ripresa invece, la partita si decide al 63′, con Gomes che di testa in area realizza su traversone dalla sinistra, in una frazione in cui le Rossoverdi hanno dominato il gioco in lungo e in largo. L’unico neo, il non aver concretizzato le altre opportunità avute nel corso della gara.

E alla fine, il 2-1 di Ternana-Res Women è stato il modo perfetto per ricordare il vecchio allenatore. Per le Capitoline, ci saranno altre occasioni per racimolare punti per la salvezza. Per le Rossoverdi, tee punti vinti anche grazie al successore di Melillo, tale Antonio Cincotta, che non bisogna dimenticare che a sua volta ha un impegno gravoso su di sé. E se la società Ternana e il fato hanno scelto lui come successore, è perché il tecnico ex Fiorentina e Sampdoria ha le qualità umane e capacità di allenare superiori alla media, quasi a ricordare il mister scomparso.

TERNANA (3-4-1-2): Ciccioli; Pacioni, Corrado, Labate (59′ Regazzoli); Vigliucci, Ciccotti (59′ Capitanelli), Petrara, Fusar Poli; Bonetti; Gomes (82′ Tarantino), Pirone. All.: A. Cincotta

RES WOMEN (4-3-3): Zaghini; Pezzotti, Varriale (82′ Palombi), Giatras Zoi, Simeone; A. Boldrini, Pezzi (76′ Massimi), Clemente; Montesi, Nagni, Iannazzo (76′ S. Boldrini). All.: P. Ruggeri

Marcatrici: 23′ Pezzi (R), 42′ Bonetti (T) rig.

Arbitro: Barbetti di Arezzo (AR)

Note: al 43′ espulsa Clemente (R); recupero pt 3′, st 5′

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