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Barbara Bonansea, che fa parte dello zoccolo duro delle Juventus Women insieme a Sara Gama, Martina Rosucci, Cristiana Girelli, Arianna Caruso e Lisa Boattin, vuole rendere la sua carriera ancora più speciale e giocare senza mai perdere l’entusiasmo. Tra le poche bianconere ad aver centrato in precedenza la qualificazione in Women’s Champions League, ha trovato un goal pesantissimo frutto di una giocata di esperienza e di intelligenza che ha messo un punto finale al doppio match contro il Paris Saint-Germain.

Durante la conferenza stampa post-partita, l’attaccante bianconera, entrata nel vivo della partita soltanto nel secondo tempo, ha dichiarato che c’è un incoraggiante clima di collaborazione tra le veterane e quelle che, invece, sono arrivate in una fase successiva, e che pian piano queste ultime si stanno rendendo conto che cosa rappresenti giocare per la Juventus: «Noi un po’ più esperte, come Arianna e a Martina (Lenzini), che c’era al primo anno e poi è andata in prestito, e anche Sofia, abbiamo il cuore bianconero, e in queste partite tiriamo fuori qualcosa di particolare. Siamo qui per mostrarlo anche alle altre, e le ragazze che adesso sono in squadra con noi l’hanno capito. Siamo un bellissimo gruppo, ed è per questo che oggi siamo qui e siamo felici», ha dichiarato con un sorriso raggiante stampato sul suo volto. La compattezza del gruppo e il bel clima dello spogliatoio bianconero sono stati al centro anche delle precedenti interviste alle compagne, segno che la squadra sta bene ed è pronta a tutto.

Il goal di Barbara di ieri sera, il numero 84 con la maglia delle Juventus Women, è stato importante ma, come lei stessa ha ammesso, «Sicuramente è un goal importantissimo e sono felice ma, alla fine, ogni goal è importante. Quei goal che possono aiutare la squadra a portare la vittoria a casa sono sempre importanti», e infatti la sua rete contro il Paris Saint-Germain ha regalato alle ragazze la certezza quasi matematica di aver fatto qualcosa di grande e lodevole come conquistare i gironi al termine di un doppio scontro con una corazzata.

Rispetto allo scorso anno, in “Purgatorio” per via della mancata qualificazione, è cambiato l’allenatore e sono cambiati alcuni elementi della rosa con partenze, arrivi e ritorni ma, soprattutto, secondo Barbara, «Si respira di nuovo l’amore per la Juve, che è qualcosa che va oltre solo al campo e fa la differenza. Quando ci sono delle persone unite verso un solo obiettivo senza pensieri, senza distrazioni, alla fine la fortuna viene anche dalla tua parte, fai partite come questa e ti porta a essere felici insieme.»

In ultimo, l’attaccante ha poi ammesso che durante il suo recupero dall’infortunio ha scalpitato fin dal primo secondo per tornare in campo, e che dopo aver trovato il goal contro le francesi era «Felicissima. Sono sì felice per aver segnato, ma la cosa che mi rende più felice oggi è aver vinto ed essere ai gironi, finalmente, dopo un anno dove non ci siamo state e che è stato difficile. È ovvio che aver fatto goal dopo essere rientrata ti dà fiducia, però diciamo che sono stata “dentro” al campo dal primo minuto a urlare, come tutte le altre dalla panchina, alle mie compagne per aiutarle nel modo che potevo.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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