Questa sera la Fiorentina Femminile, in trasferta a Wolfsburg, affronterà l’omonima squadra tedesca nella partita di ritorno del secondo girone di UEFA Women’s Champions League.
La partita d’andata ha visto perdere la squadra di Firenze con l’impietoso risultato di 7-0, il che complica di parecchio un match già di per se complicato dato il blasone delle teutoniche.

Kaja Erzen, intervistata nella conferenza stampa pre partita, ha esplicitato l’intenzione sua (e della squadra) di non badare tanto al risultato quanto alla propria prestazione in campo. Sarà, infatti, necessario essere il più possibile focalizzate nel gioco, in moda da non rimproverarsi di nulla: in partite del genere le distrazioni si pagano, e si pagano care. Vedere uno stadio pieno di tifosi che sostengono il calcio femminile, è un bene per il movimento ed è bellissimo per le atlete che hanno, in questo modo, la spinta per dare il meglio di sé.

Qui, di seguito, le parole di Kaja Erzen: “Voglio onorare questa maglia, voglio fare bene e che non pensiamo tanto alla partita d’andata ma affrontiamo quella di quest’oggi con l’intenzione di fare il nostro gioco vada come vada. Una volta che sarà terminata tireremo le somme ma, senza parlare necessariamente di risultato, intendiamo fare bene ed essere soddisfatte di quello che abbiamo fatto in campo, delle prestazioni per portare orgoglio e fare la differenza anche a Wolfsburg. Dobbiamo essere concentrate per tutti i 90 o 95 minuti o quel tempo necessario, perchè in queste partite una minima distrazione fa la differenza. Abbiamo analizzato quello che è mancato e cercheremo di fare meglio in questa partita: io credo sia necessario rimanere concentrate al 120% dal primo all’ultimo minuto, è importante. Queste situazioni non mi spaventano, sono abituata anche quando giochiamo in nazionale agli stadi e contro le grandi squadre, è una cosa in più che che comunque da la carica anche nel vedere tutte le persone che si appassionano al calcio femminile come pubblico. In quel momento il pensiero è solo quello di dimostrare, non si deve aver paura di questi momenti: anzi è bellissimo avere degli stadi pieni di gente che fanno il tifo per il calcio femminile”. 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.

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