Le pagine social del Palermo women riprendono una intervista rilasciata a Radio Time da Rosalia Pipitone, ex portiera della Nazionale femminile ed attuale coach delle rosanero, in cui parla del suo passato, del presente e del futuro.

“Io sono originaria di Torretta (paese alle porte di Palermo, ndr), dove ho cominciato a giocare a pallone in mezzo alla strada. Poi qualcuno mi ha fatto diventare portiere, mentre io che ho sempre voluto fare l’attaccante. Poi in una partita in cui si fece male il portiere, il mister mi vide e mi disse: tu sei quella più alta, mettiti in porta!”.

Comincia quindi una splendida carriera per Pipitone, prima nelle fila delle Aquile Palermo, poi nella RES Roma e poi con la Roma, con la quale vincerà la Coppa Italia 2020/21.

L’esordio in Nazionale maggiore è nel marzo 2018: solo quattro le presenze in azzurro, ma sarà lei a giocare la storica partita col Portogallo che ha permesso alla nazionale di giocare il Mondiale di Francia dopo venti anni di assenza ed a lei di vivere quella splendida avventura.

Non può ovviamente mancare un riferimento all’attualità che la vede sedere nella panchina delle rosanero dopo una stagione passata come vice della ex Licciardi: “l’obiettivo è “cercare di fare il meglio possibile e costruire un gruppo di ragazze che possano dare soddisfazioni anche in futuro”.

Si chiude con una domanda sul futuro della coach, che sembra abbia preso gusto a stare in panchina. “Cosa vuole fare Pipitone da grande? L’allenatrice!”

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