Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’AC Milan Women stecca il primo appuntamento casalingo della stagione e perde 1-2 contro la Fiorentina Women. Al Puma House of Football, nella giornata dell’esordio di Nadine Sorelli con la numero 6 della bandiera rossonera Laura Fusetti sulle spalle, le rossonere non riescono a portare a casa nemmeno un punto.

La squadra di Suzanne Bakker passa subito in vantaggio dopo 3 minuti di gioco, sfruttando lo spazio sulla fascia sinistra. Soffia mette in mezzo un pallone non trattenuto da Fiskerstrand, sulla respinta Ijeh non se lo fa ripetere due volte e insacca in rete. Primo gol in campionato per la svedese, sorprendentemente schierata ancora fuori ruolo. Sulle ali dell’entusiasmo,  il Milan cerca il raddoppio al 10′ con un’ispiratissima Ijeh che serve Domping in area di rigore. L’olandese calcia debolmente e il tiro è agevolmente bloccato dall’estremo difensore viola.

La Fiorentina subisce il ritmo intenso delle padrone di casa, apparentemente rinate dopo la sconfitta all’esordio, ma all’improvviso si accende: Severini colpisce una traversa al 15′ e due minuti dopo17′ Bredgaard lascia partire un tiro al volo imprendibile per Giuliani. 1-1 e secondo gol consecutivo in campionato dopo quello al Napoli Femminile. Doccia fredda per il Milan, molto attento e ordinato fino ad ora.

Il sistema tattico di Bakker, comunque, sembra dare i suoi frutti. In fase d’attacco sono ben 5 le giocatrici oltre la linea di centrocampo, con gli esterni offensivi molto larghi e pronti a ricevere palla. Proprio seguendo questa trama, al 24′ Domping cambia gioco per Marinelli che, da buona posizione, calcia sul primo palo trovando un’attenta Fiskerstrand. Al 28′ le rossonere sono costrette a rinunciare alla velocità di Koivisto: la numero 2 finlandese esce per infortunio muscolare, al suo posto dentro Swaby, con Sorelli che si posiziona sulla corsia di destra.

Al 31′ episodio chiave della partita: Domping scivola in area di rigore, toccando il pallone con un braccio e l’arbitro indica il dischetto, nonostante le velate proteste di alcune giocatrici del Milan. Dagli undici metri va l’eterna Vero Boquete che spiazza Giuliani e fa esplodere di gioia i tifosi gigliati presenti sulle tribune. Doccia fredda, invece, per i tifosi rossoneri, molto silenziosi durante questo primo spezzone di gara.

Nitida occasione per il Milan al 39′: sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra, Karczewska colpisce forte di testa da distanza ravvicinata spedendo clamorosamente fuori il pallone. Ritmi in fase calante mentre si avvicina la fine del primo tempo; la Fiorentina gestisce il vantaggio e fa girare il pallone, le rossonere, invece, appaiono spente e deconcentrate dopo il sorpasso subito. L’arbitro fischia la fine dei primi 45 minuti e le giocatrici rientrano negli spogliatoi.

Analizzando gli ultimi quattro incontri tra le due squadre, le statistiche non sorridono al Diavolo: con una vittoria e tre pareggi, la Fiorentina non ha mai perso contro il Milan rendendola la sua bestia nera. Oggi, sotto agli occhi del patron rossonero Gerry Cardinale, tifosi e giocatrici sperano di poter superare questo pesante dato di fatto.

Le due compagini ritornano sul terreno di gioco senza particolari stravolgimenti. Infatti, sia Bakker che de la Fuente continuano a credere nelle loro scelte iniziali. Le ospiti partono forte, creando pericoli nei pressi dell’area di rigore rossonera e approfittando delle numerose leggerezze difensive delle avversarie. Il pressing della Fiorentina culmina al 49′, quando Bonfantini riceve palla sulla destra e prova a calciare in porta, trovando la risposta in due tempi di un’attenta Giuliani. Al 63′, Bakker decide di mescolare le carte e arrivano le prime mosse dalla panchina: dentro Laurent e Stokic per Marinelli e Mascarello. Sette minuti più tardi, è il momento di forze fresche anche per la formazione di de la Fuente: fuori la strepitosa Boquete e Catena per far spazio a Johanssdottir e Longo.

È un Milan spento e scarico d’idee, incapace di impensierire concretamente la difesa viola quando ormai mancano pochi minuti all’80’. Bakker prova nuovamente dare una scossa con altri due cambi, aggiungendo esperienza e idee in mezzo al campo con Cernoia e maggiore fisicità con Mesjasz, subentrate al 75′ rispettivamente a Rubio e Sorelli. Ma il tempo scorre inesorabilmente e la Fiorentina resiste egregiamente ai tentativi di attacco della squadra di casa.

Come negli ultimi minuti del primo tempo, l’occasione più ghiotta per il pareggio del Milan passa dai piedi della numero 10 Karczewska: all’87’ Fiskerstrand non controlla il pallone in uscita alta, l’attaccante polacca, spalle alla porta, colpisce di tacco pressata da Tortelli, ma la palla esce a lato. Nonostante il forcing finale delle rossonere, la Fiorentina tiene botta e porta a casa i tre punti. Notte fonda per l’AC Milan Women e seconda sconfitta consecutiva.

TABELLINO

AC Milan Women – Fiorentina Women 1-2 

Marcatrici: 3′ Ijeh (M), 17′ Bredgaard (F), 32′ rig. Boquete (F)

AC MILAN WOMEN (4-3-3): Giuliani; Koivisto (dal 26′ Swaby), Sorelli (dal 74′ Mesjasz), Piga, Soffia; Ijeh, S. Rubio (dal 74′ Cernoia), Mascarello (dal 62′ Stokic); Marinelli (dal 62′ Laurent), Karczewska, Domping. A disp: Fedele, Nadim, Renzotti, Arrigoni, Appiah, Tornaghi. All: Suzanne Bakker

FIORENTINA WOMEN (4-3-3): Fiskerstrand; Toniolo, Tortelli, Filangeri, Faerge; Severini (dall’88’ Pastrenge), Catena (dal 70′ Longo), Snerle; Bonfantini (dal 78′ Lundin), Boquete (dal 70′ Johannsdottir), Bredgaard (dall’88’ Breitner). A disp: Durante, Erzen, Tomassoni, Zaghini, Bettineschi. All: Sebastian de la Fuente

Ammonite: Toniolo (F), Bredgaard (F)

Recupero: 2′ pt, 5′ st

Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.

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