SERIE A: “Mi aspetto un campionato più competitivo del precedente. Tutte le società più importanti hanno rinforzato le proprie rose riempiendole di straniere cercando di incalzare la Roma, che resta per me la favorita”.
MERCATO: “Tra i movimenti delle calciatrici significativi cito quella della Bartoli. Credo che rappresenti il primo caso nel femminile di una bandiera che scelga di cambiare, segno che i tempi mutano anche qui. L’altro è il prestito di Dragoni, una giovane che ha fatto un’esperienza all’estero e sceglie di rientrare in Italia, un bel segnale per tutto il movimento. In panchina significativo il ritorno di Cincotta, segno che anche la Serie B attrae diventando un campionato per prepararsi alla Serie A. Anche Piovani sulla panchina dell’Inter è una nuova sfida per capire se il progetto Inter può decollare dopo l’esperienza di Guarino”.
CHAMPIONS: “Tre italiane in Champions significherebbe far fare esperienza internazionale a più giocatrici e dare prestigio al nostro movimento con effetti sportivi, tecnici e promozionali. Dobbiamo solo sperare che nei prossimo anni il gap con gli altri club diminuisca e si possa aspirare a raggiungere al più presto la finale più prestigiosa della competizione”.
FORMAT SERIE A E B: “Il campionato di Serie A ha bisogno di questo cambiamento, la formula attuale sinceramente non mi entusiasma. Troppe partite ripetute durante la stagione tra le stesse squadre, in B un campionato molto impegnativo sotto tutti gli aspetti. Aumentare le squadre di A servirà a rendere il campionato più bello e affascinante e diminuire quelle di B per prepararle al grande salto”.
LA B E C VISTE DA VICINO: “Il campionato di B è diventato sempre più competitivo. Sono arrivate atlete di buon livello, l’attenzione della società mi sembra maggiore. L’aspetto mediatico è ancora deficitario e andrebbe migliorato, la C sta crescendo lentamente. Vivono insieme realtà strutturate con altre ancora poco organizzate. il livello tecnico è cresciuto ed è una buona vetrina per le giovani. Molte società presenti nel professionismo maschile sta tuffandosi nel femminile ma non sempre con la giusta attenzione. Non sempre si ha la giusta valorizzazione delle competenze, il programma di sviluppo della FIGC del 2015 ha aumentato il numero delle tesserate ma ancora non ha portato quel cambiamento che ci aspettava”.
NAZIONALE: “Soncin è stato bravo a ridare entusiasmo e slancio ad una nazionale che era implosa nell’ultimo Mondiale. Se riuscirà a far bene nella prossima competizione continentale vorrà dire che ha realmente iniziato un nuovo ciclo. Il gran numero di straniere presenti nella nostra Serie A, seppure alza il livello del campionato, non aiuta il cammino della Nazionale. Spero di vedere in Svizzera in Italia che si farà rispettare”.
MOMENTO DEL CALCIO FEMMINILE: “Bisogna avere la consapevolezza che il calcio giocato dalle ragazze avrà bisogno di tempo in Italia per imporsi. Si sono fatti passi in avanti, oggi è evidente che sempre più giovani scelgono il calcio in piena libertà. Il professionismo può rappresentare il vero volano per questo sport, oltre i grandi investimenti la partita vera è culturale. Il calcio dei colleghi uomini sovrasta il fenomeno femminile, questo si smetterà di fare paragoni vorrà dire che abbiamo svoltato”.