Nelle ore passate abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Federica Russo. Abbiamo strappato qualche battuta all’ex calciatrice, con la Fiorentina sino alla stagione da poco archiviata, che sulla prossima Serie A evidenzia:
“Quest’anno in Serie A ci sono stati tanti cambiamenti tra panchine e giocatrici. Sono curiosa di vedere la gestione del Milan da parte di Suzanne Bakker. Sono felice che ci sia una donna a ricoprire il ruolo di head coach, spero che che ce siano sempre di più in futuro nei prossimi campionati di Serie A”.

L’ex estremo difensore, con una lunga militanza tra A e B, sposta poi l’attenzione sulla Nazionale:
“Mi aspettavo un impatto positivo da parte di Soncin. Quando si passa da una gestione ad un’altra inizialmente funziona sempre tutto e bene, la novità porta sempre cambiamenti e nuove motivazioni. Penso che con lo spirito con cui hanno affrontato la Finlandia, qualificandosi per gli europei 2025, possano far bene in Svizzera. L’importante è lavorare bene, con intensità senza mai sottovalutare l’avversario”.

Federica, che poco più di un mese fa ha annunciato il suo addio al calcio giocato, sulla sua carriera in particolare ricorda:
“Difficile non poter citare il mio primo scudetto vinto appena arrivata alla Juventus, per me tifosa bianconera è stato davvero un sogno. In generale i ricordi che mi porterò dietro sono tantissimi, impossibili da elencare. In ogni squadra in cui sono stata ho vissuto esperienze di vita e di calcio belle e formative umanamente. Ad esempio il mio primo anno fuori casa a Napoli lo porterò sempre nel cuore”.

Russo, che oltre le maglie di Fiorentina, Juve e Napoli ha difeso i colori di Pomigliano, Riozzese, Torino, Alba, Lugano, Luserna e Cuneo, sui trascorsi in campo poi continua:
“Ho ho delle amicizie nel calcio che durano da una vita. Parlo di amiche fidate con le quali sono cresciuta e maturata insieme, da ragazzine a donne adulte. Loro ci sono e ci saranno sempre. Nel corso della mia carriera ho conosciuto altre ragazze splendide e giocatrici eccezionali che spero di poter continuare a frequentare al di là del calcio”.

La classe ’91 nata a Torino, poi, torna all’attualità del movimento femminile confidandoci:
“La visibilità in Italia è ancora indietro rispetto a quella fornita alle colleghe inglesi. Lì si riempiono gli stadi, cosa da noi ancora lontana. Ovviamente ci sono da guardare anche i lati positivi, ci sono stati sostanziali passi in avanti fatti.
Ci vorrebbero ancora migliore organizzazione, investimenti e una buona strategia di marketing per portare il calcio femminile italiano sotto i riflettori. Di conseguenza si arriverebbe a portare tifosi, giovani o vecchi, pronti a seguire le nostre partite mettendo via quella diffidenza che purtroppo c’è ancora nel nostro Paese”.

A fine chiacchierata Federica, che ha vinto due scudetti ed una Coppa Italia con la Juventus, parla dei suoi programmi futuri:
“Guardando al futuro ho preso l’attestato da Team Manager e sto frequentando il corso UEFA B. Ad oggi dico che mi piacerebbe allenare, focalizzandomi sul ruolo del portiere. Ho smesso talmente da poco, però, che prima di iniziare qualche nuova sfida calcistica voglio mettere ordine sulla vita quotidiana. Farò finire le vacanze per decidere con calma come muovermi”.