Al Parco dei Principi di Parigi si è giocato quello che è un grande classico del calcio femminile: Stati Uniti contro Brasile, due formazioni ricche di talento e di calciatrici, come Marta, che hanno segnato la storia del calcio femminile. Alla sua sesta olimpiade, l’attaccante brasiliana nutriva il desiderio di coronare la sua carriera di stampo internazionale con un trofeo che non ha mai vinto; gli Stati Uniti desideravano portare a casa la medaglia d’oro per dare dimostrazione della loro bravura pur avendo dato inizio a un nuovo ciclo segnato da molti cambiamenti, compresa l’esclusione della veterana Alex Morgan.

STATI UNITI (4-1-2-3): Naeher; Dunn, Davidson (74′ Sonnett), Girma, Fox; Albert, Horan, Coffey; Smith (84′ Williams), Swanson (90’+5 Krueger), Rodman.

BRASILE (3-4-3): Lorena; Tarciane, Lauren (84′ Rafaelle), Thais; Yasmin, Duda Sampaio (60′ Angelina), Vitoria Yaya (50′ Ana Vitoria), Adriana; Ludmila (61′ Marta), Jheniffer (61′ Priscila), Gabi Portilho.

Marcatrici: 57′ Swanson (USA)

Ammonizioni: 81′ Tarciane (BRA)

Arbitro: Olofsson (SWE)

Note: recupero 6′ pt, 12′ st.

Il Brasile ha avuto un approccio aggressivo alla partita, complici anche i supplementari nelle gambe degli Stati Uniti. I primi dieci minuti sono stati scoppiettanti, seppur caratterizzati da alcuni errori, dovuti probabilmente alla stanchezza dopo due settimane con partite disseminate a pochi giorni di distanza l’una dall’altra, spesso con l’aggiunta dei supplementari. A creare la prima occasione del match è stato proprio il Brasile al 2’: approfittando dell’errore di Girma, sempre impeccabile nei match precedenti, Ludmila le ha scippato il pallone per infiltrarsi in area di rigore e andare al tiro, che Naeher ha parato in due tempi, una palla goal parecchio importante che la calciatrice brasiliana avrebbe potuto sfruttare decisamente meglio, trovandosi da sola in area e con il difensore in ritardo.
Al 5’, gli Stati Uniti hanno portato a termine un buon giro palla innescato da Rodman e Swanson e, raggiunta Smith, la numero 11 ha tentato di bucare la porta avversaria, ma ha calciato tra le braccia di Lorena. Al minuto 8, gli Stati Uniti hanno dato inizio alla prima azione capace di mettere le avversarie in difficoltà: Smith ha superato Tarciane e calciato in diagonale a cercare Smith, ma la difesa ha spazzato in calcio d’angolo. Dopo il calcio d’angolo il Brasile è ripartito pur non avendo la superiorità numerica, bloccato dalla copertura delle avversarie. Swanson ha dato inizio alla ripartenza superando alcuni difensori, e Rodman ha trovato Smith dopo un tunnel ai danni di Yasmin e Smith, smarcatasi, ha recuperato il pallone in corsa e calciato, ma Tarciane ci ha messo il piede e deviato in calcio d’angolo.
Al 16’ il Brasile ha creato un’azione splendida grazie a Ludmila che, superata Girma con una magia dopo aver ricevuto uno splendido pallone in corsa, ha calciato sul primo palo e battuto Naeher, ma era in fuorigioco. Si è trattato del primo tiro nello specchio della partita.
Al 21’ Dunn ha spintonato Adriana proprio al limite dell’area di rigore colpendole il piede e, dopo il check al VAR, non è stato assegnato alcun calcio di rigore. Gli Stati Uniti sono ripartiti senza riuscire a entrare nell’area brasiliana, ma hanno guadagnato un calcio d’angolo dopo che la difesa brasiliana ha dovuto prevenire un’incursione di Rodman; Swanson ha provato a calciare in porta dalla bandierina, ma Lorena ci ha messo i guantoni. Il Brasile ha subito ricominciato il pressing, costringendo i difensori statunitensi a spazzare via il pallone, Adriana ha calciato in area, nessuna delle compagne è però riuscita ad approfittare del pallone, che è inevitabilmente finito tra i piedi degli Stati Uniti: al 26’ Swanson ha ricevuto il pallone e superato il difensore avversario nell’uno contro uno, allungandosi alla perfezione il pallone, filtrando nell’area di rigore, dove ha calciato con la punta e trovato i guantoni di Lorena.
Al 28’ Adriana ha sterzato e crossato in area, Dunn ha però anticipato Yasmine, a cui era diretto il pallone ma l’azione è continuata sempre con Adriana, che ha trovato ancora Yasmine, nuovamente anticipata; Duda Sampaio ha poi pennellato un pallone in area che ha rimbalzato davanti a Ludmila, finendo tra i guantoni di Naeher. Rodman ha provato a sorprendere Lorena al 29’ con un tiro a giro dal limite dell’area di rigore, senza però farcela. Alla mezz’ora, il Brasile ha creato più degli Stati Uniti e, allo stesso tempo, sprecato molto. Al 40’ la verde-oro ha avuto una doppia occasione dai piedi di Ludimila: ha provato a sfondare con un colpo di testa, anticipata in calcio d’angolo da Fox, e ha poi provato a calciare dalla distanza, ma il tiro è uscito abbondantemente sul fondo. Senza nessuna fretta di andare in area avversaria, il Brasile ha messo le radici nell’area di rigore avversaria e provato a chiudere il primo tempo in attacco, ma gli Stati Uniti hanno recuperato il pallone dopo un fallo ai danni di Horan e raggiunto l’area avversaria. Al 44’ è stato concesso loro un calcio di punizione neutralizzato da Ludmila, presa a sportellate da Albert nel tentativo di ripartenza, e il pallone è tornato subito tra i piedi del Brasile. Al 45’+1 il Brasile ha avuto un’altra clamorosa occasione per passare in vantaggio con il tentativo da parte di Gabi Portilho, che ha anticipato Girma con un destro a giro di prima verso la porta di Naeher, a cui è seguita una parata d’istinto in calcio d’angolo.
Il primo tempo si è concluso a reti bianche.

Anche la ripresa è iniziata con il Brasile a occupare l’area di rigore statunitense, e al 48’ Gabi Portilho si è trovata di fronte a una prateria per le compagne, compresa Duda Sampaio, che ha tentato di calciare in porta, ma Jheniffer era in posizione di fuorigioco e le possibilità di portare avanti l’azione sono sfumate. Gli Stati Uniti hanno costruito una bellissima azione partendo da Rodman al 50’, che ha servito e trovato Swanson, che ha poi trovato Coffey e un tiro completamente sbagliato da parte sua, ma è stato il primo squillo degli States, che hanno provato a farsi vedere un po’ di più rispetto al primo tempo, forzando all’errore la difesa del Brasile.
A sbloccare la partita sono stati gli USA al 57’: in ripartenza dopo un errore commesso dal Brasile, Swanson si è trovata in superiorità numerica contro i difensori brasiliani: dopo aver ricevuto il pallone da Horan ha fatto incursione in area di rigore, ha battuto in velocità i difensori e, con freddezza, ha calciato in diagonale e scavalcato Lorena con il pallone. Il Brasile si è trovato a inseguire dopo un primo tempo giocato meglio e con più occasioni ma, ancora una volta, gli Stati Uniti hanno dimostrato di saper sfruttare meglio le occasioni al momento delle ripartenze, come contro il Giappone. Al 64’ Rodman ha provato a lasciare il segno: liberatasi dell’avversaria che la marcava, ha proseguito con la sua cavalcata verso l’area di rigore per provare l’ennesimo tiro a giro dalla distanza, calciando però fuori. Smith ha provato a tirare in porta al 61’ dopo aver superato Tarciane ma, anche lei, non ha avuto fortuna con il tiro. Il goal ha cambiato completamente la partita, dando fiducia agli Stati Uniti, alla ricerca del raddoppio per chiudere definitivamente la partita: la nazionale d’oltreoceano ha infatti avuto la freddezza di recuperare il pallone e fare il suo gioco, costringendo il Brasile a giocare sulla difensiva, spento e all’apparenza senza più speranze, arrendevole. Al minuto 80 Yasmin ha provato a calciare in porta, ma ha sbagliato completamente il tiro, e gli Stati Uniti ne hanno approfittato per ripartire, trovando ancora un’occasione con il tiro di Horan al minuto 83, per fortuna del Brasile calciato senza troppa convinzione, a differenza della conclusione di Albert arrivata poco più tardi, un sinistro a giro a cercare l’incrocio dei pali uscito di pochissimo, dando quasi l’illusione del goal.
Il Brasile ha provato a tirare fuori l’orgoglio quando ormai il novantesimo era a un passo, trovando un’ottima ripartenza e una splendida giocata di Marta, ancora un cardine della sua squadra, e il fallo su Adriana ha concesso loro un calcio di punizione al minuto 89, una punizione battuta da Marta a cercare l’incrocio, ma il pallone è uscito sopra la traversa, e anche il tiro di Adriana al minuto 89 è sfumata grazie ai guantoni di Naeher. Marta e Adriana hanno provato un uno-due al 90’+2, occupando l’area di rigore avversaria anche con le compagne, ma i tiri svirgolati e imprecisi hanno soltanto favorito il gioco degli Stati Uniti, chiusi in difesa a proteggere la lunghezza di vantaggio. Al 90’+4 il Brasile ha avuto la possibilità di trovare il pareggio sui piedi di Adriana dopo aver ricevuto un assist al bacio che l’è arrivato sulla testa, e la parata di Naeher è stata provvidenziale. Adriana ha avuto un’altra occasione con un tiro a giro dal limite dell’area di rigore, troppo frettoloso.
Dopo un recupero a tratti infinito, gli Stati Uniti sono usciti con la medaglia d’oro al collo per la quinta volta nella loro storia ai Giochi olimpici. Hayes può ritenersi soddisfatta del suo operato su una squadra giovane, ricca di talento e con buonissime prospettive per il futuro.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.