I quarti di finale che hanno visto scendere in campo Germania e Canada, dopo una partita combattuta e ricca di spunti agonistici da entrambe le compagini, si è conclusa con la vittoria delle tedesche con il risultato di 4-2 ai calci di rigore.

Le due squadre hanno raggiunto il rettangolo verde fortemente motivate a far bene, con la propria storia personale a fare da bagaglio. La Germania sta vivendo queste Olimpiadi come un riscatto delle prestazioni non di livello intraprese durante i Mondiali, e ha tutta l’intenzione di vincere la sua seconda medaglia d’oro dopo quella delle Olimpiadi del 2016. Il Canada, campione in carica da parte sua, ha cercato con delle ottime partite di far dimenticare gli ultimi avvenimenti che hanno gettato un’ombra nera sulla federazione.

Con queste premesse, sulla carta la Germania era favorita avendo vinto ben 15 su 17 partite giocate contro il Canada e il risultato ottenuto dopo i rigori ha dato ragione a quanto pronosticato. Il CT tedesco Hrubesch, prima della partita aveva fatto intendere di essere conscio delle capacità della sua squadra ma allo stesso tempo anche consapevole del valore del Canada:
“Penso che probabilmente abbiamo segnato abbastanza gol viste le occasioni che abbiamo avuto finora. Ma abbiamo degli attaccanti eccezionali, tutte sono capaci di segnare gol. Sicuramente abbiamo le qualità per battere tutti qui. Il nostro prossimo incontro sarà fantastico. Il Canada avrà forse avuto delle difficoltà in questo torneo, ma ha vinto tutte le partite della fase a gironi e sono le campionesse in carica. Sarà una partita difficile”. 

Il primo tempo della partita non è certamente stato memorabile: la Germania era più propositiva ma nessuna delle azioni delle due squadre si è rivelata tanto incisiva da sbloccare il risultato.
Rientrate in campo, nella seconda frazione il pallino del gioco è rimasto tedesco però il Canada è parso più pronto a rendersi pericoloso, e lo ha dimostrato nella prima vera azione importante del match. Al 71′ Leon ha calciato in porta ma Berger non si è lasciata sorprendere e ha neutralizzato il tiro.
I tempi regolamentari sono giunti a termine a reti inviolate.

L’apertura dei supplementari hanno visto il Canada nuovamente in procinto di portarsi in vantaggio. La distrazione di Berger poteva potenzialmente essere fatale, con le avversarie pronte ad approfittare della ghiotta occasione: la difesa della Germania, con un vero e proprio miracolo, a dimostrazione della propria abilità, ha allontanato il pericolo (107′).
Sei minuti dopo è arrivata anche la più grande occasione del match per le tedesche: Lohmann ha usufruito degli sviluppi di un calcio di punizione per mirare in porta ma non è riuscita a calibrare bene il tiro al punto che la palla ha superato la traversa.
In questo susseguirsi di buone occasioni, nessuna però è riuscita a finalizzare e a sbloccare un risultato che minuto dopo minuto pare sempre più sofferto.
I supplementari, proprio come i tempi regolamentari, sono terminati a reti inviolate e le due squadre hanno quindi chiamato a sé le rigoriste.

La Germania ha iniziato per prima, con Gwinn che ha dimostrato la freddezza necessaria per non sbagliare. A lei ha seguito Quinn che, senza lasciarsi intimorire da Berger, porta il Canada al pareggio.
Il turno della Germania ha visto Minge dal dischetto: anche lei ha finalizzato il tiro portando in avanti la sua squadra che, con la parata di Berger a Lawrence, ha potuto ufficialmente iniziare a sperare.
La flebile speranza tedesca è stata spenta poco dopo dall’errore di Lohmann. Berger, subito dopo, ha mostrato le proprie qualità facendosi (ancora una volta) perdonare la papera del primo tempo supplementare.
Sia Rauch che Beckie finalizzano. L’ultimo calcio di rigore è toccato proprio all’estremo difensore tedesco che non ha fallito e ha ufficialmente regalato alla propria squadra la semifinale.

Queste le due formazioni in campo per Germania e Canada:
CANADA: 
Sheridan, Carle (57′ Lacasse), Buchanan, Rose, Gilles, Huitema (57′ Viens), Lawrence, Fleming (45 Beckie), Quinn, Awujo, Prince.
A disposizione: D’Angelo, Grosso, Zadorsky.

GERMANIA: Berger, Hendrich, Hegering, Gwinn,  Rauch, Minge, Popp, Brand, Buhl (65′ Endemann), Schüller, Nuesken (65′ Lohmann).
A disposizione: Frohms, Shulze Solano, Doorsoun, Senas, Freigang.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.