Si dividono le strade con Carolina Paganini e arriva Viola Bartalini. Non intende essere una rima, ma sono effettivamente le ultime mosse di mercato dell’Arezzo Calcio Femminile. Da Firenze arriva il portiere che, a luglio scorso, aveva firmato il suo primo contratto da professionista con il club Viola. Non è stata specificata, come si evince dal comunicato ufficiale del sito amaranto, la formula del trasferimento. Possiamo ipotizzare, come redazione, un trasferimento in prestito.

L’ACF Arezzo è felice di accogliere in squadra la calciatrice Viola Bartalini.

Bartalini, portiere classe 2005, è cresciuta calcisticamente nel settore giovanile della Fiorentina, prima di approdare la scorsa stagione in prima squadra. Vanta diverse convocazioni e presenze con la maglia della Nazionale, sia Under 17 che Under 19. Strutturata fisicamente, forte sulle uscite alte e dotata di buona tecnica con i piedi. 

Benvenuta, Viola!“.

Su Carolina Paganini, il club ha rilasciato una lunga nota sul proprio sito, unendo – al comunicato classico – anche le dichiarazioni della calciatrice e del Presidente della società. Ci teniamo a riportare fedelmente le parole dell’Arezzo, in quanto solo il team aretino sa cosa ha significato la presenza di Paganini durante questo periodo. Partiamo dal comunicato:

L’Arezzo Calcio Femminile e Carolina Paganini si salutano.

Si dividono le strade tra l’ACF Arezzo e Carolina Paganini, calciatrice aretina simbolo per questa Società, cresciuta nel settore giovanile amaranto e che ha esordito in prima squadra a soli sedici anni.

Per la Società e per la squadra, Paganini è sempre stata un punto di riferimento, dentro e fuori dal campo. Oltre 150 presenze all’attivo e autrice di oltre 30 gol con l’ACF Arezzo; senza dubbio una delle calciatrici più forti tecnicamente che abbiano mai indossato la maglia amaranto. Assoluta protagonista della storica vittoria del campionato di Serie C con le “Imbattibili”. Paganini è cresciuta nell’ACF Arezzo e l’ACF Arezzo è cresciuta insieme a lei, diventando grandi insieme. La maglia amaranto è la sua seconda pelle e questa Società sarà sempre casa sua.

Grazie Paga, a presto!“.

Le parole della giocatrice:

«Arezzo mia, sono stati otto anni di amore, nonostante gli alti e bassi. Purtroppo, ci dobbiamo separare, anche se non per volontà nostra. Ringrazio di cuore il presidente Massimo Anselmi per avermi dato l’opportunità di vestire la maglia Amaranto, di amarla per tutti questi anni e per i traguardi raggiunti insieme.

Ringrazio i dirigenti per tutto il lavoro svolto e, soprattutto, per come mi avete sempre trattata. Ringrazio la preparatrice atletica Stefania per averci migliorato, almeno un po’, per una forma fisica più che decente e per la persona che è stata con noi.

Ringrazio il nostro medico sociale Genc Kapxhiu e tutte le persone dietro le quinte per non averci mai fatto mancare nulla. Ammetto che con noi donne non è per niente facile.

Infine, ringrazio le mie amiche, nonché compagne di squadra, per tutti questi anni insieme. Con chi più e con chi meno, abbiamo vinto, sofferto, gioito e combattuto allo stesso tempo per ottenere ciò che ora ci meritiamo. Mi avete rubato un pezzetto di cuore e resterete per sempre nei miei ricordi più belli.

Mi avete regalato e insegnato tanto e spero di aver fatto lo stesso con voi.

Vi auguro il meglio e vi faccio un grosso in bocca al lupo per la prossima stagione. Dimostrate chi siete e quanto valete! Vi sosterrò sempre, anche da lontano. Ci rivedremo presto. Con affetto, la vostra Paga».

Infine, le parole del Presidente Massimo Anselmi che, come per le dichiarazioni della calciatrice e il comunicato della società, sono state prese dalla nota di riferimento:

«Aver percorso questo lungo tratto di strada insieme mi lega inevitabilmente a Carolina con grande affetto. Calciatrice di classe che ha spesso illuminato l’amaranto con la sua firma ben riconoscibile. Il senso di appartenenza è sempre stato chiaro e ben definito, tanto da diventare un punto di riferimento per le giovani del nostro settore giovanile. Riempire gli occhi con giocate di classe nel calcio odierno dove la fisicità è componente sempre più ricercata non è stato certo banale. Per chi l’amaranto ce l’ha nel cuore può essere solo un arrivederci. A presto Paga».