Forse non tutti sanno che il Comitato Olimpico Internazionale (Ente organizzatore delle Olimpiadi Estive) non assegna agli atleti alcun premio in denaro per le Medaglie vinte ai Giochi. Sono alcune delle singole federazioni sportive, in autonomia ed in base alle loro disponibilità economiche, a decidere di pagare i propri atleti per le loro prestazioni raggiunte.
Il nostro Comitato Olimpico ha deciso di riconosce un premio di 180.000 euro per l’oro, 90 mila € per l’argento e 45 mila € per il bronzo per le azzurre e gli azzurri che saliranno sul podio di Parigi.
Da questa edizione Olimpica l’atletica leggera è diventata la prima vera disciplina ad offrire premi in denaro ai medagliati: quando “World Athletics” ha annunciato l’intenzione di versare 50.000 dollari a ogni singola medaglia d’oro.
A seguire questa rotta anche altre Nazioni hanno scelto la strada del denaro, oltre l’ Italia, infatti troviamo l’Ungheria, il Marocco, Hong Kong, Taiwan, Singapore e Arabia Saudita, solo per citarne alcune.
Tuttavia, restano sempre in pochi ad offrire ricompense e incentivi in denaro ai loro atleti che ottengono medaglie olimpiche, ma moltissimi che offrono beni materiali: appartamenti, ristoranti ed addirittura del bestiame.
L’ Indonesia è la prima nazionale conosciuta per il pagamento, nell’ edizione 2021, con bestiame e beni immobili: all’oro di Greysia Polii e Apriyani Rahayu sono state offerte ben 5 mucche ed una nuova casa e un ristorante di polpette.
Il Ministero della Cultura e dello Sport del Kazakistan premierà gli atleti che saliranno sul podio a Parigi con un nuovo appartamento. I medagliati d’oro, infatti, riceveranno un appartamento di tre stanze, mentre i medagliati d’argento riceveranno un appartamento di due stanze e i medagliati di bronzo un appartamento di una stanza.
Altre ricompense non monetarie nel corso degli anni hanno incluso riso (Giappone), voli e pass ferroviari gratuiti (India), case e carburante gratis (Filippine) e auto di lusso (Russia).
Alcune Federazioni e Nazioni preferiscono non premiare affatto i propri atleti olimpici, ritenendo che non sia necessario e che il valore profondo della medaglia d’oro in sé valga più di un premio in denaro.
La Gran Bretagna, insieme a Paesi come la Norvegia e la Svezia, tra gli altri, non offre alcun tipo di ricompensa ai suoi medagliati olimpici, a parte l’orgoglio e il prestigio che derivano da questo risultato.