Dopo i 90 minuti contro i Paesi Bassi al Fortuna Stadion di Sittard, la Nazionale femminile raccoglie un solo punto soffrendo. La difficolta era alta, andiamo ad analizzare le prestazioni delle Azzurre con le nostre pagelle:
Giuliani 7: una parata da gatto su Spitse nel secondo tempo e una su un diagonale di Miedema, oltre al solito coraggio nelle uscite. Laura tiene a galla l’Italia ed è la migliore in campo;
Di Guglielmo 5,5: è vero, la posta in palio e limita le sue incursioni in fascia. Tuttavia, la fase difensiva appare timida, Casparij e Brugts sfruttano molto gli spazi concessi da quella parte;
Linari 6: la sostanza, con la difesa a 3 o a 4, rimane la medesima. Elena buca un paio di interventi, ma gestisce con intelligenza le azioni offensive olandesi;
Lenzini 6,5: il difensore della Juventus tira fuori il meglio di sè con la maglia della Nazionale. La centrale gioca un’ottima partita come Linari, mezzo voto in più per la provvidenziale scivolata sul tiro di Beerensteyn al 7′;
Boattin 5,5: stesso discorso per Di Guglielmo, poca spinta anche sulla sua fascia. Più decisa in difesa rispetto alla compagna, chiude gli spazi e sporca qualche pallone olandese;
Caruso 5,5: sbaglia la scelta in area di rigore al 20′, cercando di servire la compagna libera nell’area piccola. Troppo generosa, da quella posizione poteva scegliere un tiro di potenza. Poco brillante e lucida, fatica ad inserirsi con frequenza come sa fare;
Greggi 6: si muove molto a centrocampo per ricevere palloni da gestire con velocità e per pressare le olandesi (dal 62’ Dragoni 6: entra per mezz’ora durante una momento di sofferenza, qualche sprazzo della sua personalità lo riesce comunque a dimostrare);
Giugliano 5,5: commette un grave errore sotto porta, anche per bravura del portiere Kop, non concretizzando la palla del possibile vantaggio nel primo tempo. Cala nel secondo tempo come tutta l’Italia (dall’84 Severini s.v.);
Cantore 6: elemento offensivo imprescindibile per Soncin, nonostante sia la giocatrice più sostituita delle ultime 9 gare disputate dalle Azzurre. Cerca il tiro, dialoga con le compagne, prova a saltare l’uomo ed è sempre presente nei ripiegamenti difensivi (dal 70′ Cambiaghi 5,5: la centravanti neroazzurra torna in campo dopo aver smaltito la pubalgia. Soncin ci prova, e anche lei, sfruttando la sua fisicità, ma le avversario sono toste e la condizione non è ancora delle migliori);
Giacinti 5: quella vista nelle ultime partite dell’Italia sembra la copia opaca della prolifica attaccante della Roma. Ha sui piedi un’occasione a tu per tu col portiere che fallisce strozzando il tiro (dal 70’ Salvai 6: entra per comporre il terzetto difensivo insieme a Linari e Lenzini e la bianconera adempie in maniera ligia al suo dovere);
Bonansea 5,5: Soncin punta ancora una volta sulla veterana e sulla sua tecnica. Per due volte è stata pericolosa con due colpi di testa da corner, ma non lascia il segno. Si spegne a poco a poco complice l’atteggiamento difensivo della squadra (dal 70′ Bonfantini 5,5: in 20 minuti rimedia una doppia ammonizione, ingiusta. Grinta a parte, non stravolge gli equilibri in attacco, forse influenzata dal calciomercato estivo);
Andrea Soncin 6: intenzionato a portarsi a casa la partita, il ct schiera le migliori 11. Inspiegabile, il calo di prestazione nel secondo tempo, su cui non ha colpe. Però, per acciuffare la qualificazione a Euro 2025, serviranno i tre punti contro la Finlandia e non potrà mancare l’obiettivo. E la vittoria ora, è l’unico obiettivo.