“Nessun calcolo, la nostra mentalità è quella di entrare sempre in campo per giocare a calcio e vincere, sarà così anche sabato”. Milena Bertolini non ha attimi di tentennamento al momento di fornire la risposta su come scenderà in campo il Brescia sabato nella sfida scudetto sul campo della Fiorentina che segnerà la sua centesima panchina in serie A con il Brescia.
Si aspettava una Fiorentina così in alto a questo punto del campionato?
“Sinceramente si, perché Fattori da quattro anni sta costruendo una mentalità nella squadra e già in passato ci eravamo resi conto che avevano ottime caratteristiche anche di temperamento oltre a giovani di talento. Quest’anno hanno inserito calciatrici di esperienza che hanno colmato alcune lacune della rosa, come la concretezza sotto porta e l’abitudine a giocare per vincere”.
Rispetto alla partita di andata come si presentano alla sfida le due squadre?
“Loro ad inizio stagione erano meno in condizione rispetto ad oggi, con anche alcune assenze importanti. A gennaio hanno inserito in rosa il portiere Thalmann confermandosi una squadra molto quadrata. Noi all’andata commettemmo l’errore inconscio una volta passate in svantaggio di iniziare a pensare all’imminente partita di Champions, da allora abbiamo perso qualche punto per strada consentendo anche alla Fiorentina di restare vicino alla vetta”.
Quanto motiverà la squadra il finale della partita di andata?
“Premesso che nella mia carriera non mi era mai capitato di subire un gol a due secondi dalla fine e non aver nemmeno il tempo di battere il calcio di ripresa, non penso serva alle ragazze che parli nello spogliatoio della partita di andata. Sono motivate di loro, sanno che giocheranno contro una diretta concorrente per lo scudetto e sono consapevoli che quel pareggio per la Fiorentina fu molto importante”.
Al fianco del tecnico il portiere biancoblu Camelia Ceasar: “La partita di andata mi ha insegnato molto, permettendomi di crescere grazie all’errore commesso proprio pochi secondi prima del fischio finale. Da allora ho capito come van gestite quelle situazioni, ma fin dalla partita successiva mi ero lasciata tutto alle spalle. – dichiara il portiere al terzo anno in maglia biancoblu – Gioco ogni gara pensando solo a dare il meglio di me stessa sapendo di poter sempre contare sull’apporto delle mie compagne”.
Cosa regala al calciatore disputare partite di cartello in cui ci si gioca molto di una stagione?
“Sono le gare più belle da giocare, in cui hai anche la possibilità di dimostrare quanto vali realmente. Personalmente non sento la pressione e non vedo l’ora di scendere in campo, siamo pronte per una grande partita”.
Fonte: www.bresciacalciofemminile.it