La nazionale di calcio femminile della Colombia non parte esattamente da favorita del suo girone, considerati i precedenti con le squadre che l’accompagneranno, perlomeno, all’inizio del percorso olimpico di Parigi. In compenso, le ultime partite in vista dei giochi, in amichevole contro il Venezuela, sono state una valida iniezione di fiducia per le ragazze. Prima di concentrarsi su questi due match, è però doveroso fare alcune premesse per sottolineare quanto questa nazionale, rispetto alle ultime Olimpiadi, sia notevolmente cresciuta.
Andando ancora un po’ più a ritroso nel tempo rispetto ai mesi scorsi, la nazionale colombiana ha disputato una Coppa del mondo femminile del 2023 che le ha regalato i quarti di finale, persi contro le Leonesse dell’Inghilterra, attualmente al terzo posto del Ranking FIFA. A tal proposito, prima di continuare ad analizzare le reali possibilità della nazionale in un contesto olimpico, è bene aprire una piccola, ma importante, parentesi proprio a proposito della Colombia.
Il 14 giugno scorso, vale a dire poco meno di un mese fa, la FIFA ha divulgato la classifica aggiornata delle nazionali di calcio femminile dopo tre mesi. La Colombia, che fino a quella data era posizionata al 24° posto del ranking, ha scavalcato la Scozia e la Svizzera, ora rispettivamente al 23° e al 24° posto, per piazzarsi al posto numero 22 con 1755,58 punti. In attesa del prossimo Ranking, che verrà pubblicato il 26 agosto, i risultati olimpici diventeranno un probabile ago della bilancia.
Dopo la Coppa del mondo c’è stata la Concacaf W Cup nei primi mesi del 2024. La Colombia ha superato agevolmente il girone annientando Panama con un sonoro 6-0 e Porto Rico per 2 reti a 0, perdendo invece di misura per 1 a 0 contro il Brasile. Non è stata troppo fortunata e, ai quarti, si è trovata ad affrontare gli Stati Uniti, la formazione che ha poi trionfato nella competizione e che, in quella precisa occasione, ha infatti vinto 3 a 0.
Ad aprile, nella pausa nazionali, la Colombia ha affrontato prima il Messico e poi il Guatemala. Ne è uscita vittoriosa in entrambe le occasioni. Contro il Messico, le colombiane hanno vinto per 1 a 0 con la rete di Usme, la calciatrice che ha segnato anche alle scorse Olimpiadi, in una partita totalmente dominata, così come si evince osservando le statistiche: il possesso palla del 45% è un dettaglio del tutto ininfluente, se si considerano gli 11 tiri di cui 4 in porta contro l’unico tiro del Messico, peraltro fuori dallo specchio della porta. La nazionale colombiana, dunque, ha mantenuto il controllo della partita, pur avendo trovato una volta sola la rete.
Contro il Guatemala, le ragazze hanno dilagato. La partita si è di fatto chiusa sul punteggio di ben 3 reti a 0. Marsiglia, l’allenatore della nazionale colombiana, ha schierato una formazione quasi completamente diversa rispetto al match contro il Messico per dare occasione a tutte le ragazze di giocare e, quindi, di mettere minuti nelle gambe. Nonostante il Guatemala abbia creato qualche occasione pericolosa e mantenuto il punteggio sullo 0 a 0 per tutto il primo tempo, le ragazze della Colombia hanno contenuto egregiamente le avversarie, e le hanno invece castigate. A segnare sono state Wendy Bonilla, che non era stata schierata contro il Messico, Mayra Ramírez e Catalina Usme, una presenza insostituibile per questa nazionale.
Tra maggio e giugno, la Colombia ha poi incontrato il Venezuela in due occasioni e, in tutti e due i casi, ha vinto. Il 30 maggio il Venezuela ha giocato una partita di strategia: dopo aver lasciato il pallino del gioco alla Colombia, è riuscito pian piano a ritagliarsi degli spazi. Ma, proprio quando il Venezuela ha affacciato la testa nell’area di rigore della Colombia, le avversarie l’hanno colpito. Nel giro di quattro Minuti, tra il 38° e il 42° minuto del primo tempo, Linda Caicedo ha fatto una doppietta personale, di cui il primo arrivato su azione individuale e il secondo su assist di Mayra e Linda.
Il 2 giugno, invece, sul tabellone il risultato finale è stato di 3 a 0. La Colombia, questa volta, è stata ingiocabile per tutti e novanta i minuti, all’Estadio Metropolitano di Lara, facendo pressione sulla difesa avversaria. Il primo goal è arrivato a partita da poco cominciata: Catalina Usme, un nome che probabilmente si farà sentire anche a Parigi, ha segnato su calcio di rigore al quarto minuto di gioco. La Colombia ha poi trovato il raddoppio sullo scadere del primo tempo con Manuela Pavi, mentre i giochi sono stati chiusi soltanto all’81° minuto con il goal di Lady Andrade.
Pur trovandosi insieme a squadre importanti, quali la Francia al secondo posto del Ranking e il Canada all’ottavo, la Colombia può provare a giocarsela con tutte e tre le formazioni avversarie, Nuova Zelanda compresa. Comunque vadano queste Olimpiadi, un messaggio alle avversarie l’hanno inviato: che giocheranno con il cuore, e che possono essere competitive.