La Spagna potrebbe partecipare ai suoi primi Giochi Olimpici, quest’estate a Parigi, con un terzo della sua squadra che gioca all’estero, qualcosa senza precedenti nei 41 anni di storia ufficiale (e 53 non ufficiali) della Nazionale spagnola.

Come riferisce Marca, Montse Tomé potrebbe convocare profili come Laia Aleixandri, Laia Codina, Leila Ouahabi, Lucía García, Jenni Hermoso o Mariona Caldentey, giocatrici che giocano o giocheranno in Inghilterra o Messico. Potrebbe esserci anche la campionessa del mondo Esther González, che indossa la maglia delle NY Gotham, giocatrici “dimenticate” come Vero Boquete, nominato miglior centrocampista della Serie A Femminile eBay, o talenti emergenti come Nuria Rábano, terzino sinistro del Wolfsburg.

La lista sembra destinata ad allungarsi poichè altre atlete spagnole stanno preparando le valigie per partire all’avventura lontano dalla Spagna. Per quanto l’allenatrice e la sua squadra abbiano i radar attivati ​​in tutto il pianeta, è evidente che non è la migliore situazione possibile. 

Pur evitando di generalizzare, Marca sottolinea che ogni situazione è diversa, ma non è sbagliato affermare che la maggior parte di queste giocatrici farebbe meglio a giocare nel campionato spagnolo, vicino a casa e approfittando dei vantaggi di un Paese che molti invidiano. Stipendi, visibilità per sponsor e marchi personali, condizioni di lavoro dentro – soprattutto – e fuori dal campo di gioco o la sensazione di sentirsi professioniste 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno… sono fattori da tenere in considerazione.

FONTEMarca
Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.