Emily van Egmond, centrocampista classe ’93 della Nazionale Australiana, ha già avuto modo di riflettere sulla convocazione per quella che sarà la sua terza Olimpiade. Dopo essere stata nominata nella squadra delle 18 giocatrici riferite dall’allenatore Tony Gustavsson, ha spiegato come l’atteggiamento attuato nelle ultime gare disputate in preparazione a tale torneo sia quello giusto ed utile a mantenere la squadra in una posizione consona al proprio potenziale: “Negli ultimi tre o quattro anni abbiamo avuto un po’ più di quella coerenza che ci mancava, riuscendo a definire esattamente ciò che vogliamo essere e che vogliamo fare come gruppo“.
Una sfida dopo l’altra per le gialloverdi, evidentemente pronte a tutto: Tokyo 2020, infatti, ha lasciato diversi strascichi non solo per il finale disegnato ma anche per il particolare periodo in cui la competizione si è svolta, costringendo le varie formazioni a dover fare i conti con la pandemia.
Sicurezza ed adattabilità, però, sembrano essere caratteristiche notevoli per l’Australia, ormai capace di proseguire anche i cammini più tortuosi, nonostante gli esiti non troppo positivi.
In termini di gioco, Van Egmond (conoscendo bene la NWSL) potrà dire di trovare un calcio coerente con le Olimpiadi di Parigi 2024: si tratta di un campionato diverso rispetto a quelli come A-League Women e WSL, che in questo periodo dell’anno sono in “bassa stagione” (un vantaggio, in questo caso, secondo la numero 10). Ecco le sue parole: “Chiunque si sia messo alla prova in un ambiente fortemente competitivo e soprattutto estero, migliorerà individualmente e, di conseguenza, potrà aiuterà la squadra Nazionale“.
Per l’esordio a Parigi 2024 bisognerà aspettare il 25 luglio: l’obiettivo? Ovviamente la conquista della medaglia d’oro! Per Gustavsson e Company servirà fare bene già nella prima disputa contro l’agguerrita Germania.
Intanto…occhi puntati sulla Spagna (vincitrice dell’ultimo Mondiale) ma anche sulle campionesse Olimpiche in carica del Canada e sugli USA, addirittura quattro volte oro Olimpico!
Rimane la voglia di riscattare il quarto posto ottenuto in occasione dell’ultimo mondiale d’Australia e Nuova Zelanda, nonché quella di porre rimedio al sorpasso degli Stati Uniti agli ultimi giochi olimpici che le hanno viste perdere il bronzo per un soffio (si ricorda, infatti, il risultato finale di 3-4).