Giulia Dragoni è diventata la prima giocatrice italiana a vincere la UEFA Women’s Champions League. La giovane promessa del calcio femminile italiano non ha fatto il suo ingresso in campo nella finale di sabato a Bilbao contro il Lione, ma ciononostante ha stabilito un nuovo primato.
Nata a Milano il 7 novembre 2006 (sì, la talentuosa centrocampista azzurra ha solo 17 anni e gioca nel Barcellona), mostra fin dall’infanzia una precoce interesse per il calcio. Fin da piccola, infatti, ha iniziato a giocare nei campetti della sua città, dimostrando subito un’attitudine fuori dal comune. La sua passione per il calcio l’ha portata a iscriversi a diverse squadre giovanili locali (Franco Scarioni 1925 e Cimiano), dove ha iniziato a farsi notare per le sue abilità tecniche e tattiche.
La Pro Sesto è una delle prime società a individuare in Giulia enormi qualità calcistiche, così nel 2015 entra nel settore giovanile della società sestese, dove si mette in luce competendo con maschi più grandi e grossi di lei. “Di solito gioca esterno alto di fascia ma capita anche che giochi in attacco o da centrocampista centrale” affermava papà Massimo, da sempre il suo primo sostenitore. Controllo di palla, passaggi precisi e capacità di leggere il gioco emergono da subito e, non a caso, le fanno guadagnare il prestigioso soprannome di “piccola Messi”.
Giulia compie un balzo fondamentale e rapido nel 2020 quando a soli 14 anni, dopo essere passata all’Inter, viene promossa nella squadra Under 19. Brucia ancora una volta le tappe guadagnandosi un posto in Prima Squadra con la quale esordisce in Serie A a 16 il 20 novembre 2022 contro la Fiorentina.
Difficile trattenere un astro nascente e altrettanto impossibile rinunciare alla chiamata del Barcellona nel 2023, squadra con cui è tutt’ora legata fino al 2025. Ogni professionista conosce il valore di un’occasione unica da cogliere, per continuare a coltivare la propria passione e per far ardere la fiamma del proprio talento.
La sua partecipazione alla finale di Champions League, seppur da non protagonista, rappresenta un simbolo importante per il futuro del calcio italiano. Dopo Sara Gama con il PSG nel 2015, è la seconda italiana ad aver raggiunto la finale di UEFA Women’s Champions League.
Il futuro di Giulia Dragoni appare luminoso. Con il supporto e l’allenamento che continuerà a ricevere al Barcellona, ha tutte le potenzialità per diventare una delle migliori centrocampiste del panorama calcistico femminile internazionale. La sua carriera sarà sicuramente seguita con grande interesse sia dagli appassionati di calcio che dagli addetti ai lavori. Giulia rappresenta un esempio di come talento, dedizione e opportunità possano confluire per costruire una carriera promettente nel calcio professionistico.