Domenica il Pomigliano Calcio Femminile sfiderà il Napoli Femminile in un romantico derby campano. Purtroppo non ci saranno in palio punti pesanti, quelli che con tanta spirito di squadra hanno cercato le Pantere per tutta la Poule Salvezza. Ciononostante, il direttore sportivo Clemente Santonastaso ha parlato con lucidità ai microfoni ufficiali del club, esponendo il suo bilancio sulla stagione:
“Come ho detto più di una volta ringrazio la famiglia Pipola per questa esperienza molto costruttiva e formativa. Speravo in un epilogo diverso per i tanti sacrifici che ci sono dietro questa splendida favola chiamata Pomigliano. Il calcio come ho sempre detto è unico, cambia qualche dinamica ma il pallone rotola e si colpisce sempre nello stesso modo. C’è molto da fare in questo settore per far crescere l’ambiente nella sua totalità”.
Una stagione volge al termine. Ancora 90 minuti per determinare la fine del campionato. Per il Pomigliano è arrivata una retrocessione dopo tre campionati in serie A.
“Si, purtroppo è arrivata l’atroce sentenza del campo. C’è rammarico e delusione. Quando c’è una retrocessione il tutto diventa sempre un momento di riflessione e di analisi individuale e globale per l’andamento della stagione. L’importante è poi reagire perché nello sport conta quello a prescindere dai ruoli. Fa parte del gioco e si deve ripartire con la giusta motivazione. Il Pomigliano ha un settore giovanile e strutture per lavorare. Questo è motivo di soddisfazione a prescindere poi dal risultato del campo e dagli obiettivi raggiunti. Si continua a lavorare cercando di migliorare partendo dagli errori commessi”.
Un cammino fatto di dieci lunghi mesi di lavoro, di impegno, di allenamenti e di partite. Una squadra tecnica che ha dato il massimo cercando di andare oltre i limiti per cercare di raggiungere un’impresa mantenuta possibile e alla fine solo sfiorata.
“Si, gli altri verdetti del campionato si sono chiusi molto prima. Alla fine siamo arrivati a due giornate dalla fine della poule salvezza con l’unico verdetto ancora aperto, con la lotta tra noi e il Napoli. Alla fine sappiamo com’è andata. Speravamo di arrivare all’ultima giornata per giocarci tutto come in una finale, ma non ci siamo riusciti nel dispiacere di tutto l’ambiente”
Un’esperienza in un campionato di grandi club. Un livello tecnico che è cresciuto in questo ultimo anno e che continuerà a crescere con l’arrivo di altre straniere che il professionismo fortemente richiama.
“Si, il campionato è diventato molto competitivo. Il livello si è alzato tanto e anche gli investimenti dei club. Con il professionismo tante straniere sono arrivate in Italia, sia per il blasone dei club sia per la competitività, perché l’Italia è vista come una nazione di calcio da sempre. Il livello continuerà a salire e anche la struttura organizzativa dei club e della federazione deve essere pronta a questa scalata tecnica in modo da dare valore a questo prodotto sportivo e commerciale”
Domenica ultimo atto stagionale con il Napoli. Un derby senza valore per la classifica ma che potrebbe essere ancora partita vera.
“Si, la classifica non cambierà per il risultato della partita ma ovviamente rappresenta un derby e sono sempre tutti sentiti i derby territoriali in ogni disciplina. Speriamo di finire con un risultato positivo che sarà fine a se stesso ma che ci farà salutare la serie A con un sorriso”.