Cosenza ha dunque ospitato l’attesissima partita della Nazionale femminile ma è stata anche, in un certo senso, protagonista di quella rivoluzione culturale che vede le donne al centro di uno sport da tempo considerato, in maniera errata, prettamente maschile.
Allo stadio “San Vito-Marulla” erano presenti oltre 3.000 persone, si sono viste molte famiglie con bambini che hanno assistito all’evento sportivo ma anche per impartire una lezione di civiltà. Tante le Associazioni Sportive per seguire il match, tanti i giovani atleti pronti a seguire 22 calciatrici in campo sognando anche loro di far parte un giorno della Nazionale, quella italiana.
Questo segnale va ben oltre ai valori, poi espressi in modo impeccabile sul quadrante di gioco, dalla nostra Nazionale: le azzurre battono le orange dopo 3 anni (era infatti il 2021 l’ultima sfida contro l’Olanda dove Cristiana Girelli, su rigore, condannò le avversarie).
“Le ragazze sono state bravissime, hanno fatto un’impresa, ha dichiarato il Andrea Soncin in conferenza stampa, è stato fondamentale iniziare questo nuovo percorso con una prestazione del genere. Abbiamo giocato con attenzione in fase difensiva e siamo arrivate tante volte nell’area avversaria. Guardiamo al prossimo impegno con grande fiducia. Ringrazio Cosenza per l’accoglienza e siamo orgogliosi di aver acceso l’entusiasmo dei tifosi e delle tantissime bambine presenti allo stadio”.
Adesso archiviata l’impresa, e buona la prima, la testa della squadra è già sulla trasferta in Finlandia. Sarà un’altra sfida complicata, poichè le nostre prossime avversarie sono uscite con le ossa rotte dal derby scandinavo contro la Norvegia (4-0 il risultato finale). Ma le undici di mister Soncin sono caparbie, l’Italia c’è, e vuole continuare a sognare.