Esordio da sogno per le Azzurre allo Stadio San Vito-Marulla di Cosenza. Le ragazze allenate da Andrea Soncin superano, a sorpresa, i Paesi Bassi nella prima gara valevole per le qualificazioni a Euro 2025. Il coraggio premia le Azzurre che negli ultimi vent’anni, avevano vinto solo una volta in amichevole contro le Oranje.
Nei primi 45 minuti, le Azzurre approcciano con coraggio e aggressività al match. L’atteggiamento si trasforma subito in vantaggio al 4′ quando Manuela Giugliano indovina l’assist in verticale per Valentina Giacinti che passa alle spalle di Sherida Spitse e non lascia scampo a Lize Kop. Per Giacinti è il 26° timbro con la maglia della Nazionale. Giugliano, invece, dimostra di essere in un grande momento di forma. Quello che più sorprende è la fragilità difensiva delle Oranje e la mancanza di idee offensive che impensieriscano Laura Giuliani. Tanto possesso palla inconcludente, l’unico pallone pericoloso arriva sui piedi di Lineth Beerensteyn che spara alto.
Dall’altra parte, l’Italia è compatta, aggredisce, pressa alta e crea occasioni con molta confidenza. Le attaccanti esterne, in fase di non possesso palla ripiegano spesso a centrocampo e in difesa, soprattutto l’instancabile Agnese Bonfantini, costantemente supportata dal calore dei tifosi azzurri. Persino Laura Giuliani aiuta la squadra, non tanto con le parate, che come detto sono quasi nulle, tanto più con uscite puntuali con i piedi per anticipare la velocità del reparto d’attacco delle olandesi.
Al termine del primo tempo, l’Olanda è in difficoltà pur con il 64% di possesso palla; mancano i gol di Miedema (migliore giocatrice dell’ultimo Europeo in Inghilterra) e Martens. Tra le Azzurre spiccano la prestazione propositiva, buona qualità tecnica, gioco di squadra e tanto aiuto tra le compagne. Gli unici aspetti limabili coinvolgono l’ammonizione di Elisa Bartoli, evitabile in una prima fazione semplice in fase difensiva, e un aiuto sulla fascia destra a Bonfantini, poco supportata in verticale e spesso costretta a passare indietro il pallone.
Nella ripresa, l’Italia riprende con lo stesso pensiero tattico e continua a esserci movimento a bordo campo tra le Azzurre. Al 56′ Soncin aggiunge maggiore solidità al centrocampo inserendo Aurora Galli per il motorino Giada Greggi e Michela Cambiaghi al posto di un’appannata Barbara Bonansea.
Cambiaghi si rivela una sostituzione vincente: finta di corpo dell’attaccante dell’Inter che mette il turbo e lascia partire dalla fascia sinistra un traversone che scavalca la goffa uscita di Kop, punita da Bonfantini che insacca al 59′.
Da quel momento in avanti, l’Italia ha in pugno la partita e la vittoria. Le Oranje proseguono con il possesso palla inconcludente così come non diminuisce la pressione e la concentrazione delle Azzurre.
Dunque, buona la prima per l’Italia in questo cammino verso Euro 2025. Le Azzurre vincono e convincono, sfruttano le numerose assenze tra i Paesi Bassi e incidono bucando più volte la poco convincente difesa olandese. Nel secondo tempo, si è notata la crescita delle giocatrici azzurre che hanno cercato altre reti senza concedere occasioni alle avversarie.