In casa Pro Sesto è già aria di countdown: le biancoazzurre cercano ancora il risultato dopo la reazione avuta contro le giallorosse nel pre-sosta.
La rosa, con il chiaro intento di non lasciare da parte l’obiettivo prefissato, si appresta a indossare nuovamente le casacche ed a preparare le valigie in vista della prossima trasferta stagionale: un impegno apparentemente semplice (visti i risultati rimediati dall’opposta), occhio, però, alle insidie del girone, a maggior ragione a pochissime giornate dalla chiusura del campionato.
Ne abbiamo parlato volentieri con Denise Brevi, apporto difensivo di grande esperienza della formazione lombarda.
Benvenuta Denise! Prima esperienza in maglia Pro per te, dopo esserti dedicata in precedenza anche a Cortefranca, Brescia, Orobica ed Inter: in che modo si è accesa la scintilla tra te e la società? Come ti sei trovata a rinforzare la difesa biancoazzurra?
Mi ha contattato ad agosto la presidentessa Elena Tagliabue che già conoscevo ai tempi dell’Inter e mi ha presentato un bel progetto che prometteva la crescita delle giovani. Sono una persona che va molto a pelle e da subito ho avuto un impatto positivo: mi sono ritrovata davanti delle ragazze molto talentuose, seppur giovanissime, che hanno saputo ascoltare i consigli che ho dato. Anche lo staff si è rivelato molto preparato e disponibile nei confronti di noi giocatrici.
L’attuale sosta prima del ritorno in campo permette l’allestimento di un bilancio di ciò che è stato il campionato fino ad ora: quale è la tua visione personale a tal proposito?
Purtroppo ho rimediato un infortunio che mi ha tenuto lontano dal campo per quattro mesi. Personalmente credo fortemente nel gruppo: essendo per la maggior parte formato da giovani è normale che la crescita sia un pochino più lenta e i risultati arrivino piano piano; ho comunque visto l’atteggiamento giusto nel rimontare partite che all’inizio avremmo fatto fatica a riprendere.
Sono convinta che, se continuiamo sulla scia del miglioramento individuale e dell’insieme, possiamo diventare una grande squadra.
Un cammino in leggera ripresa, vista la recente buona prestazione sfoggiata davanti alla Roma Calcio Femminile. Per il resto il girone di ritorno sembra aver preso una piega non proprio ottima in termini di risultato. Come mai, secondo te?
Nel girone di ritorno siamo state un po’ sfortunate per via degli infortuni che ci han fatto calare anche a livello mentale. Le potenzialità per vincere quasi tutte le gare le abbiamo, ma dobbiamo essere più continuative, senza alternare grandi prestazioni a brutte prestazioni. Con la Roma la voglia di riscatto si è vista.
Ad ogni modo l’identità della squadra sembra non essersi persa nel tempo: a dimostrarlo non solo la perenne grinta sul rettangolo di gioco ma anche il dato statistico che vi vede all’ottavo posto. Bene, quindi, per quella che abbiamo constatato essere una fase ancora più competitiva. Quali sono i tasselli che vi differenziano dagli altri gruppi e cosa servirà, nel futuro più imminente, per dare maggior continuità al tabellone?
Nonostante la differenza di età siamo riuscite a creare un ambiente sano e bello dove nessuno si sente in difficoltà nell’esprimere un concetto o un problema: insieme, infatti, cerchiamo prontamente di risolverlo con la stima ed il rispetto che ci legano.
Credo che al mondo d’oggi sia davvero difficile avere un dialogo con qualcuno, parlare sembra quasi passato di moda. Entrare nello spogliatoio e fare un sorriso, ricevere una pacca sulla spalla, fare una battuta per sdrammatizzare o mettere qualcuno nella condizione di sentirsi libero di essere se stesso, non evitando il rispetto delle regole e soprattutto degli altri, è davvero gratificante; noi siamo riuscite a creare una base solida su cui contare e penso sia proprio questo uno degli aspetti che ci differenzia maggiormente dalle altre. Una parte di merito va anche allo staff che ogni giorno ci fornisce gli strumenti per crescere e fare bene, sia umanamente che fisicamente. Dobbiamo ora trasformare tutto ciò che viviamo e facciamo sul campo in fame e voglia di vincere.
Si può dire, ora più che mai, che ogni partita sarà decisiva e determinante. Prossimamente volerete in casa Caprera per la ventiduesima disputa stagionale: consapevoli dell’obiettivo da raggiungere, su cosa punterete per acquisire qualche punto in più ed avvicinarvi alle dirette inseguitrici?
Dopo la pausa dovremo dimostrare di essere giocatrici mature, pronte a scendere in campo con la stessa grinta e voglia di riprenderci quei punti che abbiamo perso per poca lucidità. Punteremo sulla nostra identità di squadra e sul giocare insieme con determinazione e coraggio.
L’augurio che rivolgi a te stessa ed alle tue compagne per il miglior prosieguo di campionato?
Spero non smetteremo mai di divertirci e lottare. Stiamo facendo qualcosa che amiamo fare e lo condividiamo con chi ha la nostra stessa passione.
Sono fiera di essere in questo grande gruppo ed orgogliosa di sentirmi chiamare a volte “nonna” dalle più piccole: mi sento utile per la loro crescita.
L’augurio che faccio a me stessa è quello di continuare ad essere una persona forte che dà poco valore a chi dice “perché non smetti di giocare?” e dimostra anche in campo che la passione non ha età. Finché le gambe reggono io non mollo!
Si ringrazia Denise Brevi e la società tutta per la gentile concessione.