Giocatrice di fame mondiale, statunitense, portiere della Nazionale, con una carriera strepitosa e una lunga storia da raccontare, ora per lei il futuro vede la candidatura come Presidente della Federazione calcistica degli Stati Uniti d’America (U.S. Soccer). Stiamo parlano di Hope Solo.
Fin da piccola quello che avrebbe voluto era giocare a calcio negli Stati Uniti ad un alto livello, vincere una Coppa del Mondo e partecipare alle Olimpiadi. Originaria di Richland, WA, era consapevole che il suo talento, la sua etica e la determinazione per vincere avrebbero realizzato i suoi sogni. Ma non che l’impegno economico l’avrebbero ostacolata. Dall’età di 12 anni entra nel team della Nazionale U.S. con la categoria Under 12 e da qui inizia il contatto e il patto con la Federazione (United States Soccer Federation, USSF). Ecco perché conosce il sistema e ci ha vissuto insieme per oltre 23 anni, ecco perché la sua candidatura non è inaspettata ma ben motivata. La vita fin dai primi tempi non è stata semplice perché l’impegno di tipo economico che una famiglia statunitense deve sostenere per trasferte, fee, materiali è alto. Hope ha dovuto sentirsi dire “no” dai suoi genitori per ragioni economiche, ma col tempo col supporto dello stato di Washington, dei sacrifici di amici e parenti qualcosa migliorò.
Questo problema di costi e soldi è attuale perché negli ultimi anni è passato da sport per tutti a sport per famiglie agiate con spese annuali tra i 3000$ e i 5000$ a stagione per figlio. Per cui ci si ritrova a una selezione economica naturale degli atleti: chi può permetterselo e chi no. Hope si domanda quindi: “Perché un’organizzazione no-profit con alto profitto a disposizione non rende lo sport più amato accessibile a tutti? Dove vengono tutti questi soldi?”
E’ tanta la poca trasparenze dell’USSF riguardo l’utilizzo dei guadagni, delle paghe diseguali tra uomini e donne, sponsor, contratti, programmi antidiscriminatori,….
Ma ora Hope Solo vuole mettere in atto il cambiamento, supportare i giovani talenti con problemi di tipo economico dando a tutti la possibilità di giocare e non in base al reddito. Serve focalizzarsi sugli obiettivi e insieme portare a termine i cambiamenti che si desiderano.
L’atleta della americana introduce così la sua propaganda per la candidatura all’U.S. Soccer, delineando i punti principali:
“Il tempo per parlare è finito. Ho viaggiato a livello internazionale imparando e studiando molto di questi problemi. Ho incontrato associazioni e sindacati di giocatori di squadre nazionali di calcio straniere. Ho incontrato il Presidente americano e le Nazioni Unite per discutere della leadership e dell’importanza dello sport nell’ordine mondiale. Attraverso tutte queste esperienze, ho imparato che è responsabilità di coloro che hanno una carica amministrativa di rilievo che hanno le possibilità e potenzialità di far cambiare le cose necessarie per influenzare il cambiamento reale.
Se mi sarà data questa opportunità, come Presidente del USSF, farò questi cambiamenti. Sviluppare le abilità di giocatori a tutti i livelli e in tutti i luoghi per da mettere insieme per il meglio del calcio, fino a sviluppare perenni Nazionali maschili e femminili, dovrebbe essere la prima priorità. L’unico modo per il calcio americano di essere sul palcoscenico del mondo è creare una cultura diversa e abbandonare una mentalità che non è più accettabile.
Come presidente, farò una campagna su questi principi fondamentali:
1. “Know How to Win”: creazione di una cultura vincente presso USSF
-Investire in ingenti programmi di sviluppo di giocatori, iniziando con la diversità nei ranghi calcistici giovanile.
-Creare un’identità e una cultura del calcio americano vincente attraverso la costruzione di una struttura di formazione di base per lo sviluppo del calcio negli Stati Uniti.
2. Uguaglianza e questioni femminili
-Spingere per la parità di retribuzione per gli Stati Uniti e per tutte le donne nell’ambiente USSF
-Inclusione delle donne nella gerarchia esecutiva e organizzativa della USSF
-Eliminare sessismo e discriminazione
3. Gioventù e diversità a tutti i livelli
-Affrontare i problemi di “pagare per giocare”
-Rendere il calcio economicamente accessibile a tutti
-Diversità socio-economica e requisiti di inclusione nei club di calcio giovanile e di sviluppo per club e giocatori della USSF
4. Trasparenza organizzativa, operativa e governativa finanziaria della USSF
-Coinvolgere e generare una trasparente governance organizzativa, operativa e finanziaria della USSF.
-Ristrutturare i ruoli e le funzioni degli Executive Officer e del ramo esecutivo della USSF
So esattamente cosa gli U.S. Soccer abbia bisogno, so come farlo e ho le possibilità per realizzarlo. Ho sempre voluto sacrificare quello in cui credo e credo che non ci sia più grande sacrificio di combattere per l’uguaglianza, l’integrità e l’onestà, soprattutto in un’organizzazione come l’USSF che potrebbe dare così tanto in più per la nostra comunità in tutta la nazione.
Il calcio è il gioco del mondo e voglio condividerlo con tutta l’America.”
Sarà quindi lei la prima donna a concorrere e a diventare Presidente Federazione Federazione calcistica degli Stati Uniti d’America? Succederà a Sunil Gulati? Tutto è possibile, basta crederci e volerlo.
Credit Photo: Pagina Facebook di Hope Solo