Il Milan Femminile non sta passando di certo una delle sue migliori stagioni, eppure è riuscito ad arrivare, anche quest’anno, in semifinale di Coppa Italia.
L’avversario che si è trovato di fronte è sicuramente il più forte del nostro campionato, la Roma di Mister Spugna, ma nella gara di andata si era visto qualcosa di buono da parte delle ragazze di Corti.
Le rossonere stanno ancora pagando il brutto inizio di stagione, la mancanza di gioco e l’insicurezza che ne è derivata di conseguenza.
Mister Corti sta cercando di mettere le pezze ai danni fatti in precedenza ma non è semplice, le ragazze sono sicuramente in miglioramento ma basta poco per far sgretolare quella poca sicurezza acquisita.
Personalmente voglio fare un applauso d’incoraggiamento alle nostre ragazze, che nella gara d’andata avevano retto la pressione delle giallorosse per 80′, concedendo poi due goal nel finale di gara.
Onestamente era difficile pensare, vista la differenza attuale tra le due squadre, in una rimonta in terra avversaria ma, come si dice, la palla è tonda e tutto poteva succedere.
Invece alla fine la gara di ritorno dice 5 a 2 per la Roma Femminile e Milan che torna a casa con un passivo, forse, più pesante del dovuto.
Ripartiamo dai primi 80′ della gara di andata e dal secondo tempo di quella di ritorno, dove si è visto un minimo di unione e gioco, ma c’è ancora tanto su cui lavorare.
Ripartiamo anche da Grimshaw, un esempio per molte ragazze, che anche Domenica ha dato tutto ed ha sempre cercato di spronare le compagne, la migliore in campo.
Cerchiamo quindi di prendere il buono, anche se è poco, da queste due gare della semifinale di Coppa perché è già tempo di pensare al Campionato.
Le prossime gare, che vedranno le rossonere impegnate nella Poule Salvezza, dovranno servire per proseguire i miglioramenti visti a tratti negli ultimi scontri. La squadra tecnicamente è molto forte ma ancora non riesce a trovare la fiducia necessaria per dare una continuità di prestazioni. Corti dovrà essere bravo nel gestire il gruppo e portarlo a credere di più nelle proprie capacità.
Eleonora Mazzoni “la penna rosso nera”.