Viaggiare da Napoli fino a Firenze per seguire Fiorentina-Pomigliano, è sicuramente un atto d’amore nei confronti della mia squadra. Un viaggio lungo, dovuto ai classici disagi delle ferrovie statali, dalla partenza da Napoli Centrale sino all’arrivo a Firenze Santa Maria Novella. Direzione del viaggio, il nuovo impianto di Bagno a Ripoli.
Giunta in stazione, sfruttando le informazioni dell’infopoint della stazione, ho preso l’autobus numero 23, che però compie un giro un po’ più lungo, e che soprattutto non porta direttamente allo stadio. Se non altro, c’è spazio per una passeggiata di circa trenta minuti.
Nella camminata verso l’impianto, si può distinguere, man mano che ci si avvicina, il Viola Park, che mozza letteralmente il fiato, in quanto dà sin da subito l’idea di modernità, e – soprattutto – pulizia. Tra le tante città che ho visitato, mai come a Firenze (e Torino) ho visto così tanto rispetto degli abitanti nei confronti di ciò che li circonda. L’amore per l’arte e la cultura si intreccia con la passione per il calcio, soprattutto nella sua interpretazione al femminile. Il nuovo impianto voluto dalla presidenza Commisso, non è solo un gioiellino, ma è anche trattato come tale.
Durante il cammino, che mi riporta ai tanti esercizi sul tapis roulant, mi fa sorgere anche qualche preoccupazione. L’ultima volta che Pomigliano e Fiorentina si sono incontrate, il presidente del club “Stella Viola” Jacopo Uccelli, aveva scritto una lunga lettera sui disagi vissuti nelle varie trasferte, tra il “Gobbato” di Pomigliano d’Arco, il “Menti” di Castellammare di Stabia, il “Comunale” di Palma Campania, e infine il “Liguori” di Torre del Greco. Insomma, diverse trasferte in quattro diversi impianti, tutte ricche di dissapori con il presidente Raffaele Pipola, e dal racconto emergono diverse mancanze di rispetto nei confronti della tifoseria avversaria. Essendo l’unica tifosa del Pomigliano presente – perché generalmente i tifosi del Pomigliano risiedono, appunto, a Pomigliano D’Arco, e quest’anno la squadra riceve il supporto dei tifosi della Turris, spinti dalla curiosità – temevo qualche ritorsione.
Già dall’ingresso allo stadio però, sia il personale sia i tifosi si sono comportati in maniera esemplare. Soprattutto proprio il presidente del club Jacopo Uccelli, con cui ho conversato amabilmente. All’interno dello stadio, si acuisce ancor di più la sensazione di amore e rispetto dei tifosi verso il proprio impianto e la propria squadra. Due entità unite, tifo e squadra.
A fine partita ho ritirato lo striscione, ovviamente delusa per il 3-1 finale, soprattutto per com’era maturato. Non nascondo di aver sognato un pareggio che avrebbe avuto del clamoroso, vista la distanza di valori in campo. Anche perché, rispetto alle prime 13 giornate della scorsa stagione, la situazione è molto più complicata.
8 punti in meno, solo 9 gol segnati (l’anno scorso furono 13), e 33 reti subite, contro le 24 della stagione 2022-23. E adesso, il giro di boa. Domenica ci aspetta il Milan (l’anno scorso vincemmo 2-1), poi ad inizio febbraio ci sarà lo scontro con la Sampdoria. Obbligatorio cercare la rivincita dopo quanto successo all’andata, con un rigore che scatenò moltissime polemiche. Poi chiuderanno la Prima Fase le gare contro Inter, Napoli (di fatto uno spareggio) e infine Como, poi sarà Poule Salvezza. Se non altro, abbiamo più o meno mandato in gol lo stesso numero di giocatrici. 7 un anno fa, 6 quest’anno (Nambi, Martínez, Harvey, Ippólito, Rabot e Ferrario).
Non escludo però, un ritorno al Viola Park anche come spettatrice neutrale, perché l’atmosfera dello stadio è incredibile. Quando vado a Firenze, trovo tutto quello che cerco, come il rispetto per l’ambiente che ci circonda. E il Viola Park, dà la sensazione di ecologia. E poi c’è lo stesso rapporto che si è instaurato a Roma, e – probabilmente – Torino, anche se non sono mai stata ad una trasferta in casa della Juventus. Unito ad una proprietà che crede nel calcio femminile, al Viola Park si respira un’aria che per ora si vive solo al “Tre Fontane”.
MARIAGIOVANNA ARUNDINE (PANTERECLUB)
Molto bello.