Domenica 21 gennaio, la Fiorentina ha giocato in casa, contro il Pomigliano, la partita valida per la tredicesima giornata di serie A vincendo per 3-1. La gara, che già sulla carta si preannunciava non semplice, ha confermato di avere le sue complicazioni perché entrambe le squadre (per ragioni diverse) erano fortemente motivate.
Le Viola, inoltre, come detto anche nel post partita dal Mister Sebastian De La Fuente, erano anche penalizzate a causa del poco tempo per preparare la partita e dal punto di vista fisico per aver giocato anche in settimana (in trasferta a Milano i quarti d’andata di Coppa Italia contro l’Inter).
De La Fuente, dunque, ha voluto fare un plauso alle sue ragazze per il modo in cui hanno affrontato il match, con la voglia e l’urgenza di tenere a Firenze i 3 punti della vittoria.
Il fatto di avere disponibili tante attaccanti, che in campo hanno fatto il loro alla ricerca del gol, e la bravura di Schroffeneger (che abilmente ha parato il rigore calciato da Ippolito) ha regalato quella consapevolezza ulteriore e necessaria per il raggiungimento dell’obiettivo.
“Sapevamo di essere in svantaggio rispetto alle nostre avversarie sotto l’aspetto fisico, perché noi avevamo giocato anche in settimana e loro no.
Inoltre eravamo ben a conoscenza che non sarebbe stata una partita semplice. Devo fare i complimenti alle ragazze, perché hanno voluto vincere la partita a tutti i costi.
Ho messo dentro tanti attaccanti per cercare di segnare e questa scelta ci ha premiato. Il rigore parato ci ha dato consapevolezza per andare a prendere i tre punti, perché sennò sarebbe stata una partita diversa. Nel secondo tempo abbiamo reagito bene.
La prossima contro la Juventus? Adesso i punti cominciano ad essere importanti. Andiamo là a giocare una partita chiave per noi, non solo per la classifica”.
Domenica 29 gennaio, la Fiorentina giocherà in trasferta a Biella contro la Juventus Women una partita di grande peso e che sarà fondamentale non soltanto a livello di classifica.
Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.