Quella che è iniziata alle 15, del 17 gennaio 2024, è una partita molto importante per Arianna Caruso: è stata la sua duecentesima presenza in maglia bianconera.
Perché Arianna era in campo, quel 27 agosto del 2017 a Pianezza, quando tutto ebbe inizio (e segnò un gran gol, anzi, due). Perché Arianna è la prima ad avere raggiunto questo incredibile traguardo nella nostra storia. Perché con questa maglia ha saputo vincere, semplicemente, sempre. Ma una volta tanto, in un momento così speciale, non parliamo noi: lasciamo parlare lei.
“CARA JUVE…”
Cara Juventus,
Non so come andrà
so per certo, però, com’è andata.
Sette anni fa una “vecchia signora”
mi ha preso la mano e mi ha cresciuta, formata, coccolata, protetta.
La Juve… che sogno.
Come si spiega una maglia?
Come puoi trascrivere le emozioni mentre hai ancora i brividi?
A 17 anni la visuale che hai sul mondo non può che essere quella di un’adolescente, con le idee abbastanza chiare, certo, ma con la spensierata volontà di provare a volare per la prima volta sulle ali dell’entusiasmo, senza pensare troppo al futuro.
Nessuno avrebbe potuto immaginare quanta strada avremmo fatto insieme, quanti passi avrei percorso su quelle strisce bianconere che mi hanno permesso di attraversare nel traffico, per duecento volte.
Insieme abbiamo vinto tanto e ci siamo arrabbiate quando non è successo
ma non ho mai dimenticato che cosa significasse indossarti.
Perché la Juve si indossa, e una volta indossata, non te la togli più.
Come quell’abito da sposa che sognavi, al quale pensavi di non poter ambire.
La Juve è il ballo di fine anno, l’appuntamento che aspettavi da una vita, quello di cui non avrai fotografie nitide perché non sei mai stata ferma nello stesso punto.
La Juve è un viaggio che ti porta lontano ma profuma di casa.
Il mio dura da 2557 giorni, arricchiti da 12 trofei indimenticabili per i quali ho lottato ogni secondo, fino alla fine.
Un grazie speciale a chi ha segnato il mio percorso, a chi è passato di qua, a tutte le persone vicine e lontane.
Alla mia famiglia, benzina del motore che muove il mondo.
E infine grazie alla mia cara Juve,
Insostituibile guida in questo immenso viaggio.
Arianna.