Alessandro Spugna, dopo la sconfitta per 2 a 0 a Napoli per l’andata di Coppa Italia, sui canali istituzionali della As Roma ammette che le sue ragazze non hanno espresso al meglio il loro potenziale e che le scelte di formazione, fin troppo secondarie in fase iniziale, non hanno dato i giusti frutti.
“In primis, mi prendo la responsabilità, dichiara Spugna al termine del match, qualche scelta non azzeccata, non è stata giusta. Probabilmente, il mea culpa va fatto. L’interpretazione della partita leggera dall’inizio. Non pensavo di dire una cosa del genere perché stai giocando in Coppa Italia. L’interpretazione deve essere sempre di alto livello e oggi così non è stato. Quando poi devi rincorrere, contro squadre che si chiudono, e merito al Napoli per questo, poi diventa difficile, fai fatica e perdi. Adesso dobbiamo pensare alle partite che ci aspettano e penseremo al ritorno. Dovremo essere tanto brave per provare a ribaltare la situazione. E dobbiamo ribaltare la situazione“.
Questa prima sconfitta in Coppa Italia, dopo le due in Champions a cura del PSG, segnano la squadra oppure le Campionesse d’ Italia, con questa caduta, sapranno reagire ancora di piu e meglio?
Alessandro Spugna ha le idee chiare: “Deve servirci per tornare più umili. Le partite vanno giocate sempre e la classifica non la devi guardare. Loro hanno due punti in campionato, ma questo non significa nulla. Oggi era una partita di Coppa Italia, era importante il risultato in vista della partita di ritorno, invece così obblighi la partita di ritorno di giocare di rincorsa e devi fare un mezzo miracolo”.
Al “Tre Fontane” sarà certamente un altro match, una finale anche se contro un avversario alla portata ma carico, quindi le capitoline dovranno impegnarsi molto se vorranno proseguire il cammino in Coppa: “Ribaltare significa fare tre gol e non è semplice perché le squadre sono organizzate. Abbiamo la forza per poterlo fare, la capacità, però bisognerà fare molto attenzione. E da sabato contro l’Inter dovremo avere la mentalità giusta perché nessuno ci regala nulla”.