Al termine della partita vinta 5-2 a Pavia di domenica, l’allenatore dell’Arezzo Michalis Eracleous è stato intervistato dall’emittente del campionato cadetto Be.PiTV per un commento sulla partita. Ecco le sue dichiarazioni.

Innanzitutto auguri di buon anno. Era molto molto importante cominciare l’anno nella maniera giusta. Penso che la squadra ogni giorno, ogni settimana, ogni mese che passa (cinque mesi e mezzo che lavoriamo insieme, con questo gruppo che praticamente era nuovo). Ora si vede più e più che abbiamo questa identità con il pallone. Quello che vogliamo si vede, delle entrate che facciamo nell’ultimo terzo sono veramente contentissimo, e penso che abbiamo meritato questa vittoria“.

Vedo che noi siamo venute qui a fare un piano di gioco, e l’abbiamo fatto secondo me alla perfezione. Quello che dice il mio collega (Roberto Salterio, ndr) è magari vero, magari ha visto le statistiche. Posso dire anche la mia opinione? Anche la partita che hanno fatto qui e perso 5-2 contro il Chievo, il Pavia è stato per 74-75 minuti nella partita (2-2 se non sbaglio), quindi non è una squadra che merita questi tipi di risultati. Quindi complimenti anche a loro e al mister, hanno delle calciatrici importanti. Si fa un bel lavoro anche qui. Noi siamo contentissimi con il nostro stile, magari questo con il possesso e con i cambi di gioco, abbiamo fatto molti passaggi completati. Quello mi rende molto felice, perché se mettiamo in pratica tutto questo che facciamo in allenamento, abbiamo ora altre 18 gare da giocare, possiamo veramente arrivare ad un buonissimo livello“.

Lo stesso Eracleous ha rilasciato poi ulteriori dichiarazioni, pubblicate dall’Arezzo tramite i propri canali social.

Sì, si vede, ma è sempre così. Il calcio è fatto così, chi ha fatto il lavoro del mister e tutti questi che conoscono bene il calcio e che hanno giocato, che hanno allenato, ti dicono la stessa cosa: ci vuole tempo. Ci vuole tempo per arrivare ad uno stile, non c’è un tasto che puoi premere e da una notte all’altra notte si cambia tutto. No, e noi siamo stati bravi (anche la dirigenza) tutti anche ad aver avuto tutta questa pazienza, le giocatrici anche. Ho sentito anche cos’ha detto Julia Diaz Ferrer pochi minuti fa, che ora, anche dal suo punto di vista, sta conoscendo e sta crescendo calcisticamente con le sue compagne. Quindi ci vuole tempo. Noi siamo state brave a continuare a lavorare, anche con un po’ di critica, però fa sempre parte del nostro lavoro. Noi siamo stati tranquilli e calmi e si vede ora“.

Quando non abbiamo il pallone bisogna essere strette e dare fastidio anche all’avversario, chiudere le linee di passaggio e mettere in difficoltà l’avversario di fare sviluppo e completare i passaggi. E poi come abbiamo fatto molte volte oggi (domenica, ndr), come anche tutta la settimana, bisogna completare più e più paesaggi, e quando c’è lo spazio libero bisogna essere brave velocemente a cercare l’altro lato. E questo penso che se c’è una partita quest’anno che abbiamo fatto più questa cosa, è oggi. E si vede”.

“Sono entrate tutte le nuove, abbiamo ora molte più scelte. La cosa che ci dà molta soddisfazione è che ora con 21 ragazze possiamo lavorare con un un gruppo un po’ più ristretto di numero, e possiamo dare più importanza a più dettagli e a diverse unità. Quindi la chimica calcistica è un lavoro un po’ più facile in questo periodo. Sono contento anche per le nuove, che hanno giocato tutte, però la squadra è più importante di tutto, quindi nuove e vecchie andiamo tutte avanti insieme“.