L’ultimo acquisto viola di questa estate, ed è arrivata dalla Danimarca, Emma Skou Faerge il difensore classe 2000 dotata di grande fisicità, sta portando il suo apporto al settore difensivo di mister De La Fuente.

La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Emma, alla quale la prima domanda che gli sottoponiamo è come si trovata in Italia, e come l’ ha accolta Firenze? Emma prova a raccontaci il tuo primo giorno…..

“Sono molto contenta di essere qui, amo il club e la città. Sono passati diversi mesi e posso dire di apprezzare molto quello che Firenze offre. Il mio primo giorno in Fiorentina mi sono trasferita al Viola Park, vivevo qui in camera con Vero Boquete (al primo piano del padiglione femminile del Viola Park ci sono le camere di hotel che possono essere usate per ritiri o necessità ndr). Le altre ragazze mi hanno fatto conoscere la struttura e poi mi hanno portata in centro a Firenze, abbiamo mangiato un gelato a Ponte Vecchio. Ovviamente all’inizio è stata difficile con la lingua, ma mi sono concentrata sul mio lavoro in campo. L’importante era giocare bene e conoscere le mie compagne sul campo, poi sapevo che avrei avuto tempo per ambientarmi fuori dal terreno di gioco”.

Come è stato giocare, dopo tanti anni in Danimarca, in terra straniera? Riesci a ritagliarti degli spazi per te durante le giornate (shopping, oppure altre attività nel tempo libero) oltre al Calcio?

“È stata una sfida, volevo provare un nuovo campionato con un livello più alto di quello danese. Qui il calcio è più tecnico, anche questo è stato un aspetto da affrontare. Abbiamo momenti liberi durante la settimana e mi piace sfruttarli. Esplorare la città, oppure provare un brunch da qualche parte. L’altro giorno sono andata alle terme, un’esperienza anche diversa per rilassarmi un po’”.

Credi che la Fiorentina di quest’anno ti porti a crescere ed in qualche modo la squadra, tutta, stia crescendo (anche ai molti risultati positivi) e dove vuoi arrivare?

“Credo che la Fiorentina sia migliorata molto da luglio a oggi, abbiamo imparato a conoscerci e a capire l’idea di gioco del Mister. Credo che lo abbiamo dimostrato anche in campo, abbiamo giocato buone partite anche con Roma e Juventus. Possiamo migliorare ma abbiamo già fatto passi avanti. Personalmente credo di essere cresciuta molto, il nuovo campionato mi ha stimolata molto. Ho aggiunto un nuovo stile di gioco alle caratteristiche che avevo sviluppato in Danimarca, come giocatrice sto migliorando e voglio continuare in questa direzione”.

Il Viola Park, che impressione ti ha fatto e ti fa ogni giorno; credi che investire come ha fatto la società nel movimento femminile sia un fattore positivo al calcio italiano? Anche da te è così?

“Questo posto è davvero incredibile, è un qualcosa che non abbiamo in Danimarca. Sono certa che sia un ottimo investimento, se a quindici anni avessi avuto una struttura del genere probabilmente sarei una giocatrice ancora più completa. Vivere qui ogni giorno tra palestra, campo e ristorante è davvero un plus specialmente per le giovani. La situazione in Danimarca a livello di club è simile: ci sono squadre che investono di più e hanno strutture migliori e altre con capacità economiche minori. Io ho vissuto in entrambi gli ambienti e ne capisco l’importanza. Adesso la Federazione Danese è intervenuta chiedendo ai club maschili della Massima Divisione di dotarsi entro il 2025 di una squadra femminile. Sono sicura che questa decisione porterà investimenti e strutture migliori nel mondo femminile”.

La tua giovane età ti permette di avere ancora tanto da dare a questo Sport, oltre agli obbiettivi personali, cosa vuoi o meglio pensi che Emma svilupperà nei prossimi 5 o 6 anni? E gli obbietti della Fiorentina per quest’anno?

“Come obiettivo per il club direi qualificarsi alla Champions League e ovviamente arrivare più in alto possibile in classifica. A livello personale vorrei crescere ancora di più sul lato tecnico e tatticamente essere più coinvolta nella fase offensiva. Vorrei poter fornire assist alle mie compagne e se ci fosse l’occasione segnare un goal”.

E’ più importante per te, salvare un gol sulla linea di porta allo scadere (e magari con questo salvataggio-portare il tuo gruppo alla vittoria) oppure segnare (da difensore) un gol che vale la vittoria?

“È un quesito troppo difficile così, vorrei sapere qual è il risultato, che tipo di azione dovrei difendere… Posso dire che il mio primo obiettivo è evitare i goal della squadra avversaria, poi se potessi segnare il goal vittoria…assolutamente sì!”.

In chiusura cosa consiglieresti alle tue colleghe straniere, che non hanno ancora fatto questo passo- di scegliere il nostro campionato per esperienza- di fare oppure no, questa scelta? E se, si. Perche?

“Certo che sì, lo consiglierei. Qui alla Fiorentina mi trovo bene, la città aiuta a vivere meglio questa esperienza e il Campionato è impegnativo. Tutte le squadre sono competitive per cui ogni weekend dobbiamo essere all’erta e concentrate. Questo mi ha spinto a migliorare i piccoli dettagli che poi fanno la differenza in Nazionale. La capacità di adattarmi e di fronteggiare calciatrici e squadre che non conosco può essere riportata in campo internazionale. Le calciatrici che scelgono l’Italia troveranno un campionato tecnico, difficile ma che in cambio arricchisce molto”.

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Emma Faerge per la sua gentile disponibilità e l’ufficio Stampa della Fiorentina (Gregorio Mattia Orlandi).

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.