Nel girone A di Serie B ad un punto dal secondo posto, con una gara da recuperare, c’è la Virtus Romagna. La squadra, reduce dal successo con la Polisportiva 1980, giocherà sul parquet della capolista Mediterranea nel big match della decima giornata Abbiamo raggiunto il capitano delle romagnole Susi Faccani, capitano e portiere, per qualche battuta sulla stagione corrente.
“Per questa stagione non avevamo aspettative particolari perché avendo cambiato mister e alcune giocatrici, avevamo principalmente curiosità di ripartire ed entusiasmo. Gli infortuni gravi di Mancarella e Guidi ci hanno piegato per un attimo, poi ci siamo unite e ci siamo rialzate. Sicuramente avevamo e abbiamo voglia di migliorarci individualmente, come squadra e migliorare il sesto posto dello scorso anno. Siamo reduci da qualche vittoria, anche se in alcune non abbiamo convinto, abbiamo dimostrato di non mollare mai. Ringrazio le mie compagne per questo”.
Sulla sua stagione e quella della squadra
“Della mia stagione potrò dire solo alla fine. Per ora continuo a lavorare tanto insieme alla mia collega Sara Sabetti, che domenica ha esordito per qualche minuto, e al preparatore Luca Ambrosini che si dedica a noi con tanta passione e cura del dettaglio. Siamo un gruppo portieri bellissimo e ci vogliamo davvero bene. Siamo contente di come stanno andando le cose perché vedo alcuni miglioramenti e sento fiducia reciproca tra il gruppo e il coaching staff. Poter sperare nella qualificazione della coppa ci da adrenalina e carica. Il girone A sta dimostrando due facce: quella della classifica che vede una netta divisione tra gruppo playoff e gruppo salvezza. E un’altra faccia, secondo me più veritiera che è quella del campo, dove ogni gara è difficile, e con nessuna la vittoria è scontata”.
Sulla gara con la Polisportiva 1980 e la Mediterranea
“La gara con la Pol. 1980 è stata molto bella perché tutte hanno dato il massimo. In settimana avevo chiesto a me stessa e alle mie compagne, di dare di più, dopo qualche allenamento un po’ scarico, e così abbiamo fatto Domenica andiamo a Cagliari per giocarcela e provare a portare a casa i 3 punti. Poi il campo come sempre dirà se e quanto saremo all’altezza. Delle partite ha senso parlare dopo, perché prima non si può prevedere nulla. I veri campioni rispettano l’avversario ma non ne hanno timore, questa è la mentalità che dobbiamo avere ogni partita”.