La Serie B sta per ripartire, e domani il Bologna ospiterà la Freedom per la decima giornata di campionato. L’intento da parte della squadra di Simone Bragantini, che è undicesima con otto punti, è quello di ritrovare subito la vittoria dopo il ko di due settimane fa contro il Parma.
La pausa delle Nazionali avrà ridato energia alle felsinee in vista delle partite di fine anno? A risponderci a questa, e ad altre domande, è Marilyn Antolini, trequartista e mezz’ala rossoblù classe ’98 che, dopo anni passati al Riccione e all’Orobica, ha deciso di tornare nel 2022 al Bologna, rindossando quella maglia in cui ha dato il via alla sua carriera calcistica cominciata, a livello di Prima Squadra, nel 2012.
Marilyn non sarà presente alla partita contro la Freedom a causa di un infortunio, ma domani vuole essere comunque una pedina importante per il Bologna anche fuori dal rettangolo di gioco.
Marilyn cosa significa per te giocare a pallone?
«Per me, giocare a calcio significa tutto, gioco da vent’anni ormai e vorrei che diventasse il mio lavoro».
Tu giochi sia come trequartista che mezz’ala. Qual è il ruolo che prediligi di più?
«Preferisco giocare trequartista, il ruolo che ho sempre fatto, ma anche mezz’ala non mi è dispiaciuto l’anno scorso».
Che cosa vuol dire per te indossare la maglia del Bologna?
«Per me, giocare con il Bologna è un onore enorme, nonché casa mia».
L’anno scorso sei ritornata al Bologna, e subito è arrivata la vittoria del Girone B di Serie C. Che effetto ha fatto per te vincere il campionato con la divisa della tua città?
«È stata l’emozione più grande che io potessi provare e sono molto contenta di aver contribuito alla vittoria del campionato».
L’inizio di questa stagione del Bologna in Serie B parla di otto punti e undicesimo posto dopo nove partite. Secondo te, la squadra, nonostante ci sia stato qualche passaggio a vuoto, sta comunque facendo bene?
«Sicuramente non stiamo facendo benissimo qualcosa, altrimenti non saremmo undicesime, ma so che stiamo lavorando molto bene giorno dopo giorno per toglierci qualche soddisfazione in più».
Eppure, la squadra, dopo nove gare giocate di campionato, ha la quinta miglior difesa con tredici reti subite ma ha il quart’ultimo attacco con dieci gol fatti. Dal tuo punto di vista, cosa manca a livello realizzativo?
«Purtroppo, devo essere sincera, mancano i gol, abbiamo avuto tanta sfortuna quest’anno a differenza dell’anno scorso, quando ci andava tutto sempre bene. Ora sembra che la fortuna non sia dalla nostra perché di occasioni ne abbiamo avute, ma ci sono girate spesso storte».
Commentiamo la sconfitta di un paio di domeniche fa in casa del Parma. Cosa è mancato alla squadra per avere la meglio sulle avversarie?
«Penso che il gol al secondo minuto ci abbia demoralizzato tanto, da lì non siamo riuscite a reagire».
La pausa delle Nazionali di questa due settimane può essere importante per recuperare le energie in vista delle gare conclusive di quest’anno?
«Sicuramente un po’ di riposo non fa male a nessuno, però non dobbiamo abituarci: ci siamo allenate tutti i giorni come se la domenica giocassimo, perché l’obiettivo è di non mollare mai».
Il campo tornerà a parlare domani, e il Bologna ospiterà la Freedom. Una gara che, per te e per le tue compagne, è importante per il prosieguo della stagione…
«Sicuramente è una partita importante come tutte le altre, non dobbiamo assolutamente sottovalutare l’avversario come forse abbiamo fatto con il Tavagnacco. Tutto può succedere, il calcio è anche questo, quindi dobbiamo rimanere unite e lottare fino alla fine su tutti i palloni».
Purtroppo, tu non sarai presente domenica a causa di un infortunio, ma in ogni caso il tuo apporto fuori dal campo sarà fondamentale per il Bologna nel portare a casa, contro la Freedom, un risultato importante…
«Mi dispiace tanto non essere in campo, e cercherò di farmi sentire dalla tribuna insieme alle altre infortunate. Nonostante il risultato vorrei che le ragazze cercassero di divertirsi e dare il massimo, poi ogni cosa verrà da sé. Forza Bologna, sono sempre con te».
Che Serie B hai notato dopo questa prima parte di gare andate in archivio?
«Sicuramente è un altro livello, tutte squadre forti e rispetto l’anno scorso l’intensità è molto più alta».
Tu, in passato, ha patto parte di Riccione e Orobica. Cosa ti hanno lasciato queste due maglie?
«Riccione mi ha fatto tornare la voglia di giocare a calcio e mi ha fatto capire l’importanza di essere squadra sia dentro al campo che fuori. Orobica invece è stata un’esperienza totalmente diversa, vai per la prima volta fuori casa non conoscendo nessuna e con il mio carattere non è stato molto facile. Ci ho messo mesi prima di ambientarmi e trovarmi bene, lì sono cresciuta più al livello personale».
Secondo te, l’Italia, alla luce degli ultimi risultati in Women’s Nations League, sta ritrovando la strada giusta?
«Vedendo i risultati, secondo me, sta ritrovando la strada giusta e spero che possa andare sempre così bene: la scelta di Soncin come CT poteva sembrare azzardata, ma i risultati gli stanno dando ragione».
Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Fuori dal campo sono una ragazza semplice, mi piace uscire con le amiche e quando sono a casa mi piace disegnare e colorare».
Che obiettivi vorresti raggiungere nei prossimi anni?
«Calcisticamente parlando vorrei arrivare in Serie A, mentre personalmente vorrei creare una famiglia e avere una casa tutta mia».
Cosa vorresti dire alle tue compagne in vista del ritorno in campo?
«Cercate di essere le stesse ragazze che lottano e corrono ogni giorno ad allenamento senza mai mollare, con la stessa aggressività e voglia di vincere e vedrete che i risultati li otterremo. Io ovviamente sarò in tribuna a tifare per voi».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Bologna FC 1909 e Marilyn Antolini per la disponibilità.