Il Presidente della Sezione di Torino Aurelio Giorgianni ha presentato Chiara Perona, arbitro internazionale già designata ai mondiali e agli europei maschili, un curriculum che comprende diverse gare di Champions: “Chiara per noi significa passione femminile per l’arbitraggio e passione per il Calcio a 5”.
È stata lei a tenere la Riunione Tecnica rivolta ad un pubblico di associati formato dagli arbitri di calcio a 5, dagli aspiranti che sosterranno l’esame e da una rappresentanza di giovanissime ragazze attualmente impegnate ad arbitrare le gare dei Campionati del settore giovanile: un mix di pubblico fortemente voluto dal Presidente di Sezione. Ospite d’eccezione il Presidente Matteo Tombrizi della Sezione di Biella.
Chiara ha iniziato a trattare i temi senza un attimo di pausa ne di distrazione, così come deve fare un arbitro di Calcio a 5 se vuole cogliere tutti gli episodi perché fermarsi anche solo a commentare il comportamento di un calciatore che ha simulato si rischia di perdere l’episodio successivo. Le azioni si svolgono in uno spazio grande quanto l’area di rigore di un campo di calcio a 11, ad una velocità tale che necessita la designazione di più di un arbitro per partita. Infatti, nelle competizioni internazionali si arriva a 5 ufficiali di gara.
L’ospite ha spiegato che la difficoltà principale si riscontra nel trovare la prospettiva migliore di osservazione non potendo stare in campo, per cui fare ” Between e Proximity ” risulta impossibile.
Una diagonale ad elastico è la posizione migliore da tenere con l’arbitro che cura l’altra fascia, sempre a velocità molto elevata.
Ciascun calciatore sta in campo non più di 4 minuti e le riserve sono già pronte ad entrare sul terreno di giuoco, pertanto devono essere tenute a bada dagli altri ufficiali di gara.
Conoscenza del Regolamento, preparazione atletica, decisione negli interventi sono le basi dell’arbitraggio. Conoscenza del giuoco del calcio, tattica e comprensione dello sviluppo di un’azione devono essere studiate ed approfondite per diventare un buon arbitro. Fare comprendere le decisioni con un fischio autorevole e una gestualità chiara sono doti che potranno aprire prospettive di carriera.
“Mi emoziona – ha affermato Chiara – tenere una lezione ad un pubblico così giovane perché mi ricorda gli inizi della mia carriera. Feci il Corso Arbitri perché il sabato andavo a sciare e mi perdevo educazione fisica a scuola. Il mio Professore mi intimò di fare qualcosa in modo che potesse darmi la sufficienza, così, scelsi di fare il Corso per Arbitri di calcio. Poi iniziai ad arbitrare anche il Calcio a 5 e così nacque la mia passione”.
“È importante preparare bene la gara, inquadrare i calciatori a partire dal riscaldamento e dal momento del riconoscimento nonché fare presa su di loro mostrando attenzione ai particolari. Se ti accorgi durante l’appello che manca uno di loro e che compagni e dirigenti se lo sono perso, ecco che sei diventato il loro leader”, così Chiara ha raccontato di un calciatore che era rimasto nello spogliatoio per un mal di pancia e solo lei si era accorta da un’attenta lettura della distinta nel conteggio dei presenti della sua assenza.
La Riunione Tecnica si è svolta alla presenza di Gianmarco Serra Organo Tecnico regionale del Calcio a 5 e Responsabile sezionale, Yuri Catapano Responsabile del Corso Arbitri e alcuni arbitri dell’Organo Tecnico Nazionale di Calcio a 5.