C’è un altro Italia-Spagna (questa volta doppio) all’orizzonte. Dopo la straordinaria vittoria di Linari e compagne a Pontevedra contro le campionesse del mondo in carica, le ragazze del futsal affronteranno le Furie Rosse, a loro volta (tri)campionesse d’Europa in carica, per una doppia amichevole in programma al Palazzetto dello sport di Scandicci il 5 e il 6 dicembre (ore 21 e 19, entrambe in diretta su figc.it). L’Italia ha svolto ieri il primo allenamento, ritrovandosi per questa importante duplice sfida. Ma la Spagna è anche l’elemento di raccordo che collega le gare di Scandicci, quella di Pontevedra e la storia di Alessia Grieco, che proprio contro la Roja esordì in Nazionale maggiore a 18 anni.
Il suo cammino inizia nel 2004, a 5 anni, alla parrocchia San Giustino del quartiere Alessandrino di Roma, dove ci sono i bambini che giocano a calcio all’oratorio. Lei semplicemente è più forte degli altri e inizia a sognare col pallone fra i piedi. Fa sogni bellissimi, come quello di indossare un giorno la maglia della Nazionale. Nel 2015, al Foro Italico di Roma, la ‘Notte Magica’ dà una chance a quei sogni da bambina. Italia-Ungheria è infatti la prima partita in assoluto della Nazionale femminile di futsal e a Scandicci, 8 anni dopo le emozioni del ‘Pietrangeli’ e di quella prima assoluta, Alessia Grieco una giocatrice della Nazionale lo è diventata per davvero. Attualmente è la 6ª per numero di presenze (29) con 12 gol segnati e a due giorni dalla doppia amichevole Italia-Spagna, la classe ’99 è ormai un punto fermo dell’Italfutsal, di cui ne è anche vicecapitano. Il suo è un talento travolgente, sfrontato nella sua precocità, illuminante negli occhi furbi di chi sa di avere una marcia in più, ma anche fragile, come è normale che sia quando bruci tutte le tappe, come quando giochi da titolare una finale di Coppa Italia a 16 anni e due anni più tardi ti trovi a esordire in Nazionale maggiore. Alessia Grieco è tutto questo e non se ne è mai preoccupata troppo.
“È iniziato tutto quasi per caso – racconta -. Mia sorella, che è di 5 anni più grande, andava a catechismo e mia madre mi portava in oratorio per averci entrambe sotto gli occhi. Lì in parrocchia, insieme ai miei compagni di classe, ho iniziato a giocare a pallone, avevo 4-5 anni”. Le ore in parrocchia non si contano, le giornate neanche: “Stavamo lì dal lunedì al venerdì, dalle 5 alle 8 tutti i giorni e vedevamo i campi occupati dai ragazzi più grandi, che facevano scuola calcio. I miei amici si iscrissero e io andai da mia madre dicendole che avrei voluto anche io. Non si sono minimamente preoccupati, erano solo felici che io mi divertissi”. In questa storia di talento la famiglia gioca un ruolo centrale. “Ho giocato fino ai 10 anni in parrocchia, lo facevo con i maschi chiaramente, ma segnavo spesso 8-10 gol a partita (sorride, ndr). È lì che c’è stata la prima sliding door della mia vita”.
L’allenatore del tempo – Mario Capuano – alza il telefono e chiama a casa Grieco: “Vostra figlia è portata, molto portata. La vorrei con me il prossimo anno”. E così fu: “Andai al ‘Il Ponte’ – continua Grieco – e fu decisivo. Lì ho capito tutto, nei 4 anni successivi ho fatto un salto di qualità enorme e di questo devo dire grazie ad Alessandro Gattarelli, che quando allenava non mi ha mai riservato trattamenti di favore solo perché ero una ragazza. Vedeva in me del potenziale e mi ha fatto capire che quella era la mia strada”. Una strada che passa dalle finali scudetto Under 15, ad Aversa. ‘Il Ponte’ partecipa, Alessia gioca con la sua squadra maschile, ma lì in Campania ci sono anche le finali femminili e la lampadina si accende: “Ho capito quale fosse il mio mondo. Fino a quel momento non avevo idea che esistessero squadre femminili, che ci fosse una prima squadra. L’anno successivo, infatti, andai a giocare con la Lazio C5 femminile e comincia a vedere uscire dagli spogliatoi le giocatrici della Serie A. Un sogno: ho capito che potevo crederci”.
Ma il campo 40×20 riserverà ad Alessia altri momenti incredibili. A 16 anni, neanche aggregata alla prima squadra della Lazio Calcio a 5, parte titolare nella finale di Coppa Italia davanti a 2.000 persone al Pala Giovanni Paolo II di Pescara: “All’esterno facevo finta di niente, ma dentro di me tremavano le gambe”. A 18 viene chiamata, dopo due doppiette nelle prime due giornate di campionato, con la Nazionale. Alessia brucia le tappe, fa il suo esordio con le Azzurre (proprio) contro la Spagna “facile no?” ricorda sorridendo. Ma soprattutto segna gol a raffica e arriva anche il primo con l’Italia (a Vetlanda, contro la Svezia), un marchio di fabbrica, un’illuminazione. Ricevendo una corta risposta del portiere, Grieco attrae il pallone a sé, ha un difensore davanti e non può calciare: finta il tiro ‘pettinando’ il pallone con la suola del sinistro e di punta, col destro, batte il portiere. Ne arriveranno ancora in Nazionale, altri 11 in 29 presenze. 152 in totale fin qui in carriera, fra Lazio, Bitonto e Italia. Una marea, a 24 anni. “Ma non vivo per il gol. Certo fa piacere, ma la mia gioia più grande è quella di sentirmi dire che è bello vedermi giocare”.
E la strada è stata tanta, sin da quando con il pallone di stoffa provava i tiri a giro: “Il mio idolo è sempre stato Del Piero. Me ne sono innamorata vedendolo calciare sotto al ‘sette’. Passavo tutto il tempo a imitare il gesto tecnico. Rientravo sul destro e tiravo. Dentro casa ho rotto qualsiasi cosa, per la gioia di mia madre”. Dal pallone di stoffa a quello a rimbalzo controllato. Dieci anni dopo la già citata ‘Notte Magica’ del Foro Italico, nel 2025 il futsal femminile avrà il suo primo Mondiale della storia e l’Italia sta correndo per organizzarlo. “La ‘Notte Magica’ ci ha fatto capire, a tutte noi giovani, che c’era un sogno vero, chiamato Italia. Il Mondiale in Italia sarebbe invece la perfetta chiusura di un cerchio – conclude Grieco, facendo riferimento proprio alla manifestazione d’interesse che la FIGC ha presentato alla FIFA per ospitare la prima edizione della rassegna iridata femminile -, un orgoglio immenso sia per tutto il movimento, sia come tifosi italiani. Sarebbe la cosa più bella di sempre, qualcosa che immagino da quando ho 4 anni. Ma è l’avere un Mondiale tutto nostro la vittoria più grande: perché le bambine più piccole ora hanno un traguardo vero, un obiettivo reale. Ogni 4 anni ci sarà il Mondiale, ci sarà un sogno da inseguire. Sono felice, perché quando ho cominciato e anche per tutte le ragazze che sono venute prima di me, non esistevano neanche le scuole di calcio a 5 femminile, ora c’è speranza”.
ITALIA-SPAGNA Lunedì 4 dicembre alle 12.30, presso la ‘Sala Giunta’ del Comune, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Negli 8 precedenti, sono 7 le vittorie per la Roja e un solo pareggio ‘strappato’ dalle Azzurre.
ACCREDITI MEDIA Si informano i colleghi giornalisti e fotografi che fino a venerdì 1° dicembre (ore 18.00) sarà possibile formulare richiesta di accredito media per le partita Italia-Spagna inviando una mail con oggetto ‘Accredito media Italia-Spagna futsal femminile’ all’indirizzo press@figc.it contenente nome, cognome e testata, allegando copia della tessera professionale e lettera di incarico. In virtù dei limitati posti a disposizione, le richieste saranno oggetto di valutazione da parte dell’ufficio stampa che avrà cura di darne riscontro.
L’elenco delle convocate
Portieri: Ana Carolina Sestari (Città di Falconara), Denise Carturan (VIP), Anthea Polloni (Kick Off)
Giocatrici di movimento: Adrieli Bertè (TikiTaka Francavilla), Rebecca De Siena (TikiTaka Francavilla), Arianna Bovo (Kick Off), Greta Ghilardi (Kick Off), Gaby Vanelli (Kick Off), Federica Belli (GTM Montesilvano), Bruna Borges (GTM Montesilvano), Ludovica Coppari (GTM Montesilvano), Rafaela Dal’Maz (GTM Montesilvano), Sara Boutimah (Città di Falconara), Erika Ferrara (Città di Falconara), Silvia Praticò (Città di Falconara), Renata Adamatti (Bitonto), Alessia Grieco (Bitonto), Nicoletta Mansueto (Bitonto), Elisa Narcisi (Atletico Foligno), Giulia Teggi (Pelletterie)
Staff – Tecnico federale: Francesca Salvatore; Capodelegazione: Luca Bergamini; Segretario: Fabrizio Del Principe; Vice allenatore: Sebastiano Alfio Giuffrida; Preparatore atletico: Gianni Colagiovanni; Preparatore dei portieri: Fabrizio Bombelli; Video analista: Riccardo Manno; Medici: Giuseppe Maccauro e Pierluigi Martinelli; Fisioterapista: Benedetta Cecchini Saulini;