La Fiorentina supera il Milan al 92’ grazie alla rete messa a segno da Mijatovic nei secondi finali di gara e dimostra carattere e buon gioco, mentre il Milan di Maurizio Ganz soffre e non porta a casa risultati, ma cosa è successo in questa gara?
Proviamo tramite i dati della Panini Digital a vedere i numeri statistici che cosa riportano, chi ha fatto meglio o peggio?
Le “viola” portano a casa i tre punti ma anche un altissimo INDICE di VALUTAZIONE di SQUADRA (IVS) pari a 67 contro 33 (del Milan).
Segno questo di un gioco per il gruppo e finalizzato a costruire gioco: nei 103’ minuti nel quadrante verde le undici di Sebastian De La Fuente trovano una espressione di gioco costante, a tratti alla pari del Milan (con 468 palle giocate contro 514 delle avversarie) ed un numero di giocate utili (91 contro 108) di poco inferiori, ma portano una supremazia territoriale maggiore (il 59% contro il 41% delle rossonere).
Le padrone di casa giocando con un baricentro medio posizionato sui 57,6 mt. (poiché nei primi 45’ minuti era posto ai 50.1 e nel secondo lo troviamo sui 64.9) riesce nell’impresa di recuperare molti palloni in fase difensiva, di difendere bene la porta (con 33 palloni giocati in zona area avversaria) ed avere una protezione area di tutto rispetto. In fase offensiva, invece, riesce leggermente a superare le avversarie con la % di palloni (lunghi a scavalcare il centro campo) di 8.2 contro i soli 6.3. Un gioco che con l’utilizzo della massima ampiezza, ed iniziative personali di livello, hanno creato di più le ragazze della Fiorentina.
Contiamo 41 sfere giocate in zona area, contro le 33 delle diavole, con una efficacia sui calci piazzati di molto superiore. Le 7 occasioni darete, contro le sole 2 del Milan, evidenziano la difficoltà del gruppo Ganz ad essere obbiettivamente pericolosa in attacco.
La Fiorentina con il suo 4-2-3-1 si posiziona sul campo con un enorme potenziale di centro campo: Catena, Breitner, Veronica, Severini e Hammarlund creano un vero muro a verticalizzazioni delle avversarie; l’unica punta Lundin stando a 21 mt dalla porta difesa da Laura Giuliani può andare al tiro appena presa palla. Le padrone di casa restano in 10 nei 41.6 metri di tutto il primo tempo, concedendo ben pochi spazi alle avversarie; che dal loro lato con il 4-3-3 si aprono molto nella centrale con Cernoia, Vigilucci e Grimshaw lasciando le fascia: con Bergamaschi e Arnadottir sempre marcate a vista. In fase difensivo Piga e Swaby restano sole, proprio nel momento finale di gioco che innesca la rete avversaria.
La ripresa De La Fuerte cambia le carte, ed il modulo avanza tutto nella metà campo avversaria portando nei 29.5 metri tutte le giocatrici, ma nella metà campo del Milan, segno che questa vittoria è nata con convinzione di sorta e modulo tattico molto ben congeniato. Sul lato opposto Ganz porta il modulo sul 4-2-3-1 (nella ripresa) a cercare il vantaggio, aprendosi di più nella centrale, e lasciando in parte il reparto difensivo con solo due a difendere.
Viene così a crearsi una copertura territoriale diversificata, con la Fiorentina che recupera più palloni, commette meno fallo e gioca meglio sulle fasce. I 14 tiri verso la porta del Milan evidenziano il cambio di rotta della Fiorentina che con 7 tiri nello specchio della porta è più pericolosa. Il Milan piazza solo 3 tiri in 2 occasioni, un po’ poco in fase offensiva.
Nei FLUSSI di GIOCO, poi, le padrone di casa evidenziano il grande lavoro di Catena (una delle migliori in campo) con il 66% delle sfere transitate tra i suoi piedi con Veronica (per 7 palloni) ed Skou Faerge e Hammarlund (per 4 ciascuno).
Il Milan lascia a Piga creare il gioco, che dalla difesa lancia a destra e sinistra tutte le sfere dio ripartenza delle rossonere. I suoi 44 palloni calciati alle sue compagne (12 per Bergamaschi e 8 a Swaby) evidenzia il cambio di gioco in proporzione sulla fasce laterali. Peccato che i lanci lunghi per Laurent, sulla destra, non siano andati a buon fine.
Oltre a Catena la fiorentina posiziona Verinica Boquete in testa alla giocate utili, con ben 18 (seguita da Michela con 13 ed Agard con 10) anche i tiri a rete di Longo e Lundin hanno contributo a tenere alto il gioco ed a rendersi decisamente pericolose.
Dati tutti molto positivi, se poi andiamo alla classifica si vede il grande lavoro delle Viola che al terzo posto con 13 punti in 6 gare restano molto vicine al loro traguardo stagionale: l’ingresso in Champions League e con questo gioco e questi numeri potrebbero ambire anche a qualcosa di più!