All’ Eleda Stadion di Malmo per la quarta giornata di Nations League, in Svezia difronte a quasi 15mila spettatori, la nostra Nazionale Italiana porta a casa uno stretto pareggio: un 1 a 1 , giunto “a beffa” nei minuti di recupero.
Per le azzurre è stata la sfida numero 28, tra le due selezioni, ed il bilancio resta sempre molto sbilanciato: solo 4 (compresa quella attuale) le vittorie italiane, 7 pareggi (compreso questo di oggi) e 16 successi per le svedesi.
Nel 4-3-3 del CT Soncin è Michela Cambiaghi, scelta dal primo minuto, a formare il tridente d’attacco con Bonfantini e Giacinti; al centrocampo spazio a Giada Greggi al fianco delle confermate Giugliano e Caruso, mentre in difesa è Martina Lenzini ad affiancare Linari al centro, con le confermate Boattin e Di Guglielmo davanti a Giuliani.
Mentre nel modulo speculare (4-3-3) della Svezia con ancora assente Ilestedt, autrice di una doppietta contro le azzurre ai Mondiali, troviamo Bjorn con Sembrant, Eriksson ed Andersson a formare il blocco centrale davanti a Musovic. In mezzo al campo c’è ancora la 17 Seger con Angeldahl e la milanista Asllani, mentre in attacco la novità è Janogy al posto di Jakobsson, nel tridente con Blackstenius e Rytting Kaneryd.
A dirigere l’incontro è stata scelta Stéphanie Frappart, che aveva già aveva portato bene alle Azzurre, nel novembre del 2021, nella gara di qualificazione a EURO 2022 contro la Svizzera.
Gara che ha visto le nostre ragazze avere un atteggiamento iniziale molto più attivo in fase avanzata, le ottime spinte di Bonfantini in fascia e l’inserimento di Cambiaghi in centro dell’area piccola hanno prodotto ben 7 tiri verso la porta svedese (contro i soli 3 delle padrone di casa). Partita che per la prima mezz’ora è stata giocata in totale sicurezza dalle undici di Soncin, con scambi precisi in centro campo, e con una fase difensiva che riesce a fermare le poche incursioni avversarie. Il primo tempo si chiude con una netta supremazia territoriale e di gioco per le nostre ragazze, con molto equilibrio in campo, e con un netto numero di palle costruite e giocate nella metà campo della Svezia. L’Italia ha mancato la precisione nel momento del tiro a rete, non è stata precisa e cinica, ma in generale la squadra ha giocato i primi quarantacinque minuti a testa alta.
Nella ripresa l’ Italia esce infreddolita, ma grazie a Emanuela Giugliano, che lancia dal centro campo un traversone teso e preciso in centro area piccola per Valentina Giacinti, palla al volo che di sinistro lascia impietrita Musovic: per il meritato vantaggio azzurro.
La Svezia effettua i cambi e cerca di riprendersi il match: cambiando le due punte Asslani e Blackstenius per Anvengard e Vinberg e mette più in difficoltà e freschezza in fase offensiva. Con l’ingresso di Galli, Glionna e Bonansea (e sul finale di Girelli) le undici di Soncin difendono il vantaggio, con difficoltà ma tanto merito non riescono nell’impresa di portare a casa tre fondamentali punti per proseguire queste qualificazioni Europee. La Svezia, dopo gli 8 minuti di recupero trova la rete del pareggio con Sembrat.
Sfida molto difficile per le Azzurre, contro la squadra che occupa il n.1 del ranking FIFA, ma con tanta grinta e la voglia di riscattare la recente sconfitta di Castel di Sangro per cercare di raggiungere le Svedesi nel secondo posto del girone la nostra Nazionale ma nonostante aver espresso il meglio contro una avversaria di alto livello non è riuscita nell’impresa. La Spagna, superando la Svizzera, viaggia a punteggio pieno; ma Italia pareggiando concede alla Svezia la seconda posizione a 7 punti.