Con coraggio e grande spirito di sacrificio l’Italia sfiora l’impresa contro le campionesse del mondo, che grazie alla rete di Hermoso riescono a infrangere il muro azzurro a pochi secondi dal 90’. All’Arechi di Salerno finisce 1-0 per la Spagna, prima a punteggio pieno nel Gruppo 4 di Nations League. Un ko che non cancella i meriti della squadra di Andrea Soncin, protagonista di una prestazione che nonostante la giustificata sofferenza avrebbe meritato un epilogo diverso. La Nazionale avrà l’opportunità di rifarsi già martedì contro la Svezia: a Malmö (ore 18.30, diretta su Rai 2) servirà la stessa convinzione mostrata oggi per riuscire a fare risultato contro la selezione che guida il ranking FIFA.
“Bisogna fare veramente tanti applausi alle ragazze perché hanno fatto una partita di cuore – ha dichiarato il Ct – meritavano una gioia, l’abbiamo cercata, voluta ma purtroppo non è arrivata. Queste gare permettono di guardare al futuro con grande fiducia e ottimismo. Lo spirito delle ragazze è stato esemplare, questa deve essere la base per affrontare i prossimi impegni”.
La partita. Sono cinque le novità rispetto alla formazione scesa in campo a Castel di Sangro contro la Svezia. Ritrovano una maglia da titolare Bartoli e Boattin, che vanno a completare un reparto di cui fanno parte anche le confermatissime Linari, Lenzini e Di Guglielmo. Per contrastare il palleggio e la tecnica delle avversarie, Soncin opta – quando è la Spagna a controllare il pallone – per una difesa a cinque, accentrando la capitana della Roma. A centrocampo ci sono Galli e Caruso, mentre in fase offensiva il Ct rilancia dal primo minuto Bonfantini, Bonansea e Girelli, che quest’oggi indossa la fascia da capitano. Non è invece al meglio della condizione Gama, che a causa di leggero affaticamento muscolare è costretta a sostenere le compagne dalla tribuna. Nella Spagna, che scende in campo con il tradizionale 4-3-3, ci sono Putellas e Bonmatí, miglior calciatrice dell’ultima edizione della Champions, mentre partono dalla panchina Hermoso e Paralluelo, che in estate si è aggiudicata il premio di mvp del Mondiale. In attacco spazio al tridente formato da Garcia, Gonzalez e Caldentey.
L’avvio di gara della Spagna è spumeggiante e nei primi 10’ le Furie Rosse costruiscono tre chiare occasioni da rete: la più pericolosa porta la firma di Bonmatí, che dopo una serpentina ubriacante ai limiti dell’area fa partire una conclusione di sinistro che Giuliani devia miracolosamente in calcio d’angolo. La probabile vincitrice del Pallone d’Oro si ripete pochi istanti dopo, liberandosi dalla marcatura con una magia di tacco e sfiorando il gol con un tiro che viene respinto dal muro azzurro. L’Italia si affaccia dalle parti di Coll all’11’, ma la deviazione di Linari sugli sviluppi del corner battuto da Caruso viene respinta in tuffo dal portiere del Barcellona. Arginato il monologo iniziale delle iberiche, l’Italia avanza il proprio raggio di azione, riuscendo al tempo stesso a limitare le incursioni della squadra di Tomè, bloccata nel primo tempo sullo 0-0.
La ripresa si apre con i 4700 spettatori presenti all’Arechi che alzano i decibel per spingere la Nazionale verso l’impresa. Tomè cambia subito due terzi dell’attacco, inserendo Paralluello e del Castillo al posto di Garcia e Gonzalez. È proprio la 19enne attaccante del Barcellona a fallire al 48’ la chance del vantaggio, graziando Giuliani con un piattone da posizione ravvicinata che si spegne sul fondo. Quasi tutti i pericoli nascono dai piedi e dalla corsa della scatenata Carmona, che due mesi fa ha deciso la finale del torneo iridato contro l’Inghilterra. Al 61’ Soncin si gioca la carta Glionna, ma la Spagna continua ad attaccare con continuità e, dopo l’ingresso di Hermoso, è un colpo di testa dell’ex milanista Codina a spaventare la retroguardia italiana.
Per contrastare il forcing finale della Spagna entrano anche Greggi, Bergamaschi e la debuttante Cambiaghi, pronte ad aiutare le compagne nei minuti conclusivi di una sfida condotta con ordine e coraggio. Quando il pareggio sembra ormai cosa fatta, ecco arrivare la doccia gelata: all’89’ Putellas costringe Giuliani a compiere il secondo miracolo della sua serata, ma sulla respinta della numero uno si avventa Hermoso, che spegne le polemiche sulla sua esclusione nelle prime due partite della competizione con la rete della vittoria. A tempo quasi scaduto Giacinti ha sui piedi la palla dell’1-1, ma la conclusione dell’attaccante è troppo centrale. L’italia esce dal campo tra gli applausi, il giusto riconoscimento per l’ennesima prova di spessore delle Azzurre.
ITALIA-SPAGNA 0-1 (0-0 pt)
Reti: 89’ Hermoso
ITALIA (5-4-1): Giuliani; Bartoli (90′ Giacinti), Lenzini, Linari, Boattin; Di Guglielmo, Galli (72’ Bergamaschi), Caruso, Bonansea (72’ Cambiaghi); Bonfantini (dal 61’ Glionna), Girelli (72’ Greggi). A disp: Baldi, Schroffenegger, Tortelli, Salvai, Dragoni, Giugliano, Tomaselli. Ct: Andrea Soncin
SPAGNA: Coll; Battle, Codina, Aleixandri, Carmona (79’ Hernandez); Bonmatí, Abelleira (92’ Gabarro), Putellas; Garcia (46’ del Castillo), Gonzalez (46’ Paralluelo), Caldentey (68’ Hermoso). A disp: Rodriguez, Lete, Andres, Sarriegi, Oroz, Mendez, Torroda. Ct: Montse Tomè
Arbitro: Alina Pesu (ROU). Assistenti: Daniela Constantinescu (ROU) e Mihaela Tepusa (ROU). Quarto ufficiale: Cristina Trandafir (ROU).
Note: ammonita Abelleira.
Calendario, risultati e classifica del Gruppo 4 (Lega A)
1ª giornata (22 settembre): Svizzera-ITALIA 0-1, Svezia-Spagna 2-3
2ª giornata (26 settembre): ITALIA-Svezia 0-1, Spagna-Svizzera 5-0
3ª giornata (27 ottobre): ITALIA-Spagna 0-1, Svezia-Svizzera 1-0
Classifica: Spagna 9, Svezia 6, ITALIA 3, Svizzera 0.
4ª giornata (31 ottobre): Ore 18.30: Svezia-Italia (Malmö), Ore 19: Svizzera-Spagna (Zurigo)
5ª giornata (venerdì 1° dicembre): Ore 21.30: Spagna-ITALIA, Estadio Municipal de Pasarón, Pontevedra; Ore 20: Svizzera-Svezia, Luzern Arena di Lucerna
6ª giornata (martedì 5 dicembre): Spagna-Svezia, La Rosaleda di Málaga; ITALIA-Svizzera, Stadio Ennio Tardini di Parma