Al Silvio Piola la Sampdoria regge un tempo, contro le Campionesse d’Italia della Roma, poi il match defluisce in un solo versante: quello capitolino. E’ questo il report finale che l’Analysis della Panini Digital evidenzia nella 5° giornata della Serie A Femminile.
Le ragazze di Salvatore Mango, con una buona disposizione in campo (4-5-1) , mettono nella prima frazione un gioco molto DIFENSIVO: con un atteggiamento più concreto, rispetto alle avversarie, un recupero delle palle effettive superiore ed una difesa della porta molto efficacie (54.2% a protezione dell’area) con 5 uscite da parte della numero uno, con 6 parate utili, ed una linea difensiva sempre in copertura.
Le undici di mister Spugna, sul lato opposto, hanno cercato dal primo minuto di spingere di più sul lato a loro più facile: la FASE OFFENSIVA. La continua ricerca della profondità, con 256 passaggi bassi utili nella metà campo avversaria (contro i soli 80 delle padrone di casa) e l’utilizzo dell’ampiezza con cambi di gioco e molti cross su azione da destra sono state le armi vincenti per scardinare il muro blu-cerchiato al termine del primo tempo. Infatti l’unica rete delle ospiti avviene, a tempo scaduto, al 45+2’ con Elena Linari, quando la pressione agonistica delle padrone di casa stava già per rientrare nello spogliatoio.
La ripresa, a dettato una condizione mentale di rassegnazione per le ragazze doriane, forse concedendo troppo e cambiando letteralmente l’approccio sul quadrante di gioco.
Tra il 59’ ed il 66’ la gara trova una unica direzione, con le liguri posizionate tutte nella loro metà campo e le capitoline a pressare su ogni azione di gioco. I flussi, infatti, nascono per l’88% dai piedi di Minami (con 85 palloni tra i suoi piedi) per le compagne Linari (23 sfere) e Kumagai (18). Un gioco che evidenzia molto le ultime due gare della Roma, sempre a fare girare palla nella centrale di campo per poi trovare tra gli spazi i lanci in profondità per le punte. Infatti è con Evelyne Viens, in campo dal primo minuto, e Valentina Giacinti che nascono le 3 reti in 7 minuti. Poi la bravura del tecnico giallo-rosso nel leggere la gara, ed ha chiudere quegli spazi lasciati vuoti, ha dettato a suo favore il match. L’ingresso di Lucia Di Guglielmo, in centrale, e Laura Feiersinger per soli 36’ hanno chiuso ogni spazio di manovra alle padrone di casa.
Dallo zoom sulle giocatrici, la migliore per le Campionesse d’Italia, è stata senza dubbio Minami: per palle giocate (97), di cui 85 passaggi riusciti e 16 utili alla sua squadra. Seguita da Linari con 67 passaggi, 9 giocate utili e 2 reti (e 4 tiri in porta).