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Il Genoa è tornato a vincere domenica, grazie al 2-0 arrivato contro l’Arezzo nella quarta giornata di Serie B. Le ragazze di Antonio Filippini, ora con sei punti, sono riuscite a tenere, per la seconda volta consecutiva in casa, senza subire alcun gol, e il merito va alla difesa e a Camilla Forcinella, portiere classe ‘01 che, dopo esperienze a Hellas Verona, Fiorentina e Juventus, ha deciso quest’anno di debuttare nel torneo cadetto vestendo la maglia rossoblù.
La nostra Redazione ha raggiunto Camilla per risponderci alcune domande.

Camilla cosa significa per te essere un portiere?
«Per me è tutto, così come il calcio, perché mi rende felice. È la mia vita».

Chi ti ha fatto scoprire il calcio?
«Io ho tre fratelli, di cui uno che, tutt’ora, fa l’attaccante: è stato lui a farmi giocare a pallone, perché di fronte a casa abbiamo un campetto, lui mi diceva di mettermi in porta e lui che calciava. Se sono adesso una calciatrice lo devo a lui».

Quest’anno sei a difendere la porta del Genoa. Cosa ti ha portato ad andare nella sponda rossoblù di Genova?
«L’anno scorso seguivo la Serie B, e mi ero incuriosita del Genoa, questo grazie a Marta Carissimi, che è l’attuale Direttrice Sportiva e che ai tempi di Verona giocavo con lei. Mi ha affascinato molto l’ambiente che circonda, e devo dire che mi sto trovando bene: siamo un bel gruppo affiatato con molta voglia di dimostrare».

I sei punti che ha ottenuto la squadra nelle prime quattro gare di Serie B sono in linea con le tue aspettative?
«Decisamente. Abbiamo un obiettivo comune, si posa benissimo da quello che vuole il gruppo e da quello che voglio io».

Commentiamo la partita vinta domenica dal Genoa contro l’Arezzo: tre punti importanti, dato che il gruppo ha ritrovato il successo dopo i ko contro Lazio e Verona.
«È stata una partita combattuta. Siamo scese in campo quali fossero i nostri punti di forza e i loro punti deboli, e siamo riuscite a metterlo in pratica, e far sì che la gara fosse a vantaggio nostro, portandoci a casa tre punti importanti».

Parlando proprio della partita contro il Verona di un turno fa, tu hai affrontato una formazione nel quale hai vestito per cinque anni, tra AGSM e Hellas, la maglia gialloblù…
«È stata un’emozione forte, perché a Verona che ho iniziato a giocare a calcio ai livelli massimi, ma allo stesso tempo che quell’emozione in campo fosse una cosa positiva. Mi ha fatto piacere tornare dove ho iniziato i primi passi».

Ci sono due dati che saltano all’occhio dopo quattro giornate: in casa la squadra esce vincitrice tenendo la porta inviolata, mentre fuori viene sconfitta senza far alcun gol…
«In casa abbiamo l’aiuto dei nostri tifosi, che è molto caloroso e ci sostengono ovunque, e ci sentiamo più sicure, però non credo che questo possa essere un problema».

Il campionato va avanti e il Genoa, prima della pausa delle Nazionali, si va in casa del Bologna. L’obiettivo è quello di provare a centrare il primo risultato utile in trasferta?
«Il Bologna è una neopromossa, ma è una squadra ostica e preparata, noi abbiamo ben chiaro i nostri obiettivi e cerchiamo di riuscirci anche fuori casa».

Per te si tratta del tuo esordio in Serie B. Che campionato hai notato dopo quest’inizio di stagione?
«La Serie B l’ho sempre seguita da spettatrice, e credo che il livello di questo campionato si sia alzato, dove ci sono partite non scontate, competitive e difficili».

Chi potrebbe vincere, secondo te, il campionato cadetto?
«Per ora è prematuro dirlo, visto che si sono giocate solamente quattro partite, ma secondo me la Ternana è una squadra preparata ed attrezzata per riuscirci».

In passato hai fatto parte anche di Fiorentina e Juventus. Cosa ti hanno dato queste due maglie?
«A Firenze ho trovato una grande famiglia e un grande stimolo a fare sempre di più, sebbene sia molto dispiaciuta di come sia andata a finire. A Torino, invece, ero molto emozionata, perché c’è una società con una storia alle spalle e che vuole scrivere tutt’ora, e lì ho capito cosa vuol dire essere professionale in tutto e avere l’attitudine nel lavoro».

Credi che Juventus e Fiorentina possano fare bene nella Serie A di quest’anno?
«Gli obiettivi della Juve sono chiari, e credo che quest’anno farà un bel campionato, mentre la Fiorentina è una squadra che ha sempre lottato per stare in cima, e sono partite bene, credo che possa puntare ad un posto in Champions».

Secondo te, in che condizione si trova il calcio femminile italiano?
«Credo che ci sia grande consapevolezza di dove possiamo arrivare, perché ai Mondiali abbiamo affrontato squadre forti, purtroppo è andata male, ma il calcio è così: si vince e si perde. Però le ragazze si stanno rialzando partita dopo partita. Sono fiduciosa, spero possano andare il più lontano possibile».

Come sei al di fuori dal rettangolo di gioco?
«Mi piace dedicarmi me stessa nel tempo libero e stare con le persone a cui tengo. Sono una ragazza molto sportiva che piace provare di tutto, dalla pallavolo al tennis».

Che obiettivi vorresti riuscire a realizzare in futuro?
«Sicuramente puntare alla Nazionale maggiore e tornare in Serie A da protagonista. Fuori dal rettangolo fare la preparatrice dei portieri e, perché no, diventare Team Manager».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Camilla Forcinella per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.