La Sampdoria è in ripresa dopo le prime tre sconfitte stagionali, avendo accumulato due vittorie di fila in Coppa Italia e in campionato. Il successo nel torneo nazionale è stato firmato da Michela Giordano, autrice al 19esimo della rete decisiva sul Napoli. È proprio l’esterna, che per la terza stagione di fila ha sposato la causa blucerchiata, a raccontarsi in un’intervista a ‘La Repubblica’, di cui pubblichiamo di seguito un estratto:
“Sono arrivata da ragazzina e mi sono sentita subito a casa, in un gruppo e con uno staff fantastico. Mi vedevo soltanto qui, mi faceva male stare lontano da questa maglia. Una scelta di sentimento più che da professionista. Il gol in Coppa? Era l’anniversario di matrimonio dei miei genitori. La sera prima, mio padre Giovanni mi ha scritto che era un giorno speciale e ha aggiunto che sarebbe successo qualcosa di bello”.
“Il gol mi è sembrato un segno, ho sentito mia madre Mariuccia, purtroppo scomparsa, vicina e per l’emozione ho alzato le mani verso il cielo in modo spontaneo, non c’era nulla di preparato. Mi sono ricordata di quando facevo le telecronache delle mie partite immaginarie in casa da sola, sognavo di giocare in Serie A, di dedicarle un gol ed è successo».
“Lo scorso anno ho avanzato la mia posizione e questo mi ha reso una calciatrice più completa. Avevo visto le due avversarie e mi è riuscita la giocata, malgrado non sia il mio mio piede e non sia un attaccante. Quanto sei in fiducia riesce tutto più facile e con mister Mango stiamo lavorando tanto per migliorare, anche dopo l’allenamento, sotto ogni aspetto”.
“Nazionale? Gioco nell’Italia Under 23 ed è normale sperare di fare sempre meglio. Il campionato è ancora lungo e non abbiamo fatto la preparazione, non un dettaglio. I problemi, superati lo scorso anno, ci aiutano a non mollare e ci hanno rese ancora più unite, ragazze e staff, tutti insieme. Siamo una famiglia, tutte sorelle. Ci saranno momenti difficili, ma non ci lamentiamo mai e siamo grate di poter continuare a giocare”.