Tanta Roma, dopo la gara a Pomigliano, è questo che si evince dai dati generali della Panini Digital. Le ragazze di Spugna, anche per questa stagione, sono la squadra da battere poiché il quadro che esce nel dettaglio dai Match Analysis è chiaro: IVS 82 contro il semplice 18 delle padrone di casa.
Il 4-3-3 di Alessandro Spugna, con la formazione tipo del primo tempo, al 3-5-2 del secondo, genera ancora una volta buon gioco e supremazia territoriale. Le cinque reti finali non sono nulla in confronto al volume di gioco espresso sul quadrante di gioco: possesso di palla per oltre il 63% (pari a 32’ 13”); palle giocate 714 (per oltre il 65% della gara); qualità nei passaggi andati a buon fine 511 (contro i 194 del Pomigliano) sono i dati che ci vengono all’occhio da un primo esame della sfida all’ Amerigo Liguori di Torre del Greco(NA).
Se in fase DIFENSIVA la Roma ha avuto un atteggiamento iniziale simile al Pomigliano: con un buon recupero di palla a fine azione avversaria e un pressing sui 48.8 mt. è senza dubbio stato più caparbio nella difesa della porta e nella protezione dell’area, a differenza delle padrone di casa.
Ma la parte che più evidenzia le Campionesse d’Italia è la grande aggressività in Fase Offensiva, dove si viene a creare gioco e dove la Roma riesce ad essere più pericolosa ed incisiva. La facilità delle sue atlete nella ricerca della profondità, sui passaggi bassi nella metà campo avversaria, sono stati 76; con il 95% delle sfere manovrate da dietro. L’utilizzo dell’ampiezza è, poi, il fiore all’occhiello del tecnico che sviluppando da destra (per il 63.3% dei casi) l’azione in velocità riesce a colpire a rete con dinamismo ed estrema facilità.
Il Pomigliano, pur soffrendo la forza avversaria cerca di contrastare la Roma, riuscendo a piazzare un unico tiro verso la porta delle capitoline: ma non è stato certamente sufficiente. I 25 tiri in porta delle ospiti, con 18 tiri in porta hanno caratterizzato il verso e flusso di gioco. Le 5 reti (tre nel primo tempo e due nella ripresa) sono state prodotte tutte su azione. Anche questa volta a mettere i sigilli sono state Tomaselli, Kumagai e Viens (come nella scorsa settimana): segno di una ottima visione della porta ed un inserimento nella rosa a tempi brevissimi.
La più produttiva nelle file della Roma, sull’analisi dei Flussi di gioco, appare Oihane Valdezate (98 palle giocate di cui 78 passaggi andati a buon fine pari al 85% del gioco, e 28 utili alle compagne per andare al tiro a rete). Dai suoi pieni, infatti, sono partiti i lanci per Minami (25 palloni) e Kumagai (15).