Credit: Bruno Fontanarosa
Alla vigilia di Roma-Vorskla, Lucia Di Guglielmo ha accompagnato coach Spugna in conferenza stampa.

Queste sono state le sue parole.


Cosa ti ha lasciato la Champions dell’anno scorso e cosa ti aspetti da questa edizione?

“Sicuramente, l’anno scorso è stato fatto qualcosa di straordinario. Ho avuto modo di vivere l’esperienza Champions sia dentro al campo che fuori, seguendo le compagne per una buona parte della stagione. Ho avuto modo di apprendere tanto, prima da spettatrice per una parte, e poi in campo. E sono sicura che, come me, la squadra se lo ritroverà quest’anno, per provare a ripetere quanto fatto l’anno scorso”.

Giochi indistintamente a destra e a sinistra: dove ti trovi a meglio? Hai preso un altro palo: quando pensi che riuscirai a migliorare la mira?

“Ho giocato per diversi anni sia a destra che a sinistra. Ora sto cercando di trovare continuità a sinistra. Ovviamente, le scelte sono del mister. Ma mi piace giocare a sinistra, mi trovo bene.

E sì, ho preso il secondo legno di fila. C’è voglia di raddrizzare la mira. Spero di riuscirci nelle prossime partite”.

Quali sono le sensazioni dello spogliatoio dopo questo avvio di campionato a punteggio pieno. E quali sono i punti di forza del Vorskla?

“L’inizio di campionato è stato quello che volevamo. Avere fatto così tanti gol porta entusiasmo. Il fatto che sia stato dato spazio un po’ a tutte è un piccolo assaggio di quello che sarà l’annata. C’è una sana competizione all’interno del gruppo, ma tutte quante sappiamo che possiamo essere fondamentali, sia giocando 90 minuti, sia giocandone 10. Mi viene da pensare a Martina Tomaselli, che è entrata due volte a pochi minuti dalla fine e ha segnato due gol. Questo è lo spirito del gruppo, questo è il modo in cui vogliamo affrontare l’annata.

Per quanto riguarda il Vorskla, è una squadra abituata a giocare questo tipo di partite. Ha il ritmo e la fisicità di un club di livello internazionale. E può sicuramente essere pericolosa sui calci piazzati. Può tirare fuori delle giocate importanti quando meno ce lo aspettiamo. Sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione per tutta la gara”.

Si conosce il nome dell’avversario da un mese circa: qual è la differenza tra preparare una partita contro una squadra nota – per esempio, il Pomigliano – da una che conosci meno tempo?

“Le gare di Champions le prepari comunque in maniera diversa, rispetto a quelle di campionato, ma più per le sensazioni, le emozioni che ti danno. Il contesto è sicuramente diverso. Soprattutto in questo momento, stiamo cercando di lavorare su noi stesse per portare in campo i nostri valori. Affrontiamo tutte le squadre con la stessa umiltà. Certamente conoscere il Pomigliano aiuta, ma anche affrontare una squadra come il Vorskla non cambia la preparazione della partita”.

Siete l’unica squadra rimasta: avvertite qualche responsabilità in più?

“Sicuramente sì. Negli anni, la Juve ha fatto tanto a livello europeo e il fatto che sia uscita è una perdita per il calcio italiano. Avvertiamo quindi questa responsabilità. È importante che ciò che è stato fatto non venga perso. Vogliamo mantenere alti il livello e la considerazione del calcio italiano in questa competizione”.