Sarà Palermo a ospitare, da martedì 26 a giovedì 28, le finali nazionali dei Campionati Studenteschi di calcio a 5 per l’edizione 2023, la prima post pandemia (ultima edizione nel 2019 a Giulianova). Nel capoluogo siciliano sono in arrivo oltre 400 studenti, in rappresentanza di 20 scuole – una per Regione – che andranno a competere sia per la categoria femminile (Allieve) che per la maschile (Allievi).

Ai Campionati, evento inserito all’interno del progetto “Valori in Rete” e organizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito in collaborazione con il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, partecipano i ragazzi e le ragazze che frequentano le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie: ogni squadra sarà composta da 10 giocatori (fascia d’età compresa fra i 2006 e i 2008, con eccezione quei 2009 in anticipo scolastico e quindi frequentanti la 1^ classe del quinquennio). Le partite si giocheranno al “Pasqualino Stadium” di Carini (le Allieve) e al campo “Salvatore Favazza” di Terrasini (gli Allievi): su quest’ultimo saranno inoltre giocate le finali di entrambe le categorie, così come la festa di chiusura.

La sfilata inizialmente in programma nella serata di martedì 26, che sarebbe dovuta partire da Porta Felice fino a raggiungere Piazza Politeama, è stata invece annullata per via del lutto nazionale proclamato dopo la scomparsa dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’accensione del tripode, prevista all’interno della festa delle Regioni, è stata quindi anticipata alla serata di oggi, lunedì 25, priva di ogni celebrazione. “L’attività fisica e lo sport a scuola sono centrali a tutte le età. L’attività sportiva non solo è importante per la salute dei ragazzi, ma veicola tutti i valori che la scuola deve insegnare, come la lealtà, il rispetto delle regole, la capacità di sacrificio e di fare squadra”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

“Saranno tre giorni bellissimi di condivisione e di festa, perché finalmente ci si ritrova tutti insieme dopo il prolungato stop per la pandemia. È l’occasione perfetta per rafforzare il connubio tra sport e scuola in cui, come FIGC, crediamo molto. Grazie alla collaborazione tra il nostro Settore Giovanile e Scolastico e il Ministero dell’Istruzione e del Merito stiamo portando avanti, sia in campo che fuori dal terreno di gioco, percorsi educativi dal grande valore sociale“, ha affermato il presidente della FIGC Gabriele Gravina.

“A distanza di quattro anni e dopo un lungo periodo di pandemia, festeggiamo il ritorno della fase finale dei Campionati Studenteschi organizzati dal MIM con la collaborazione tecnico-organizzativa della FIGC, uno degli eventi che testimonia quanto forte sia il legame tra il calcio e la scuola – ha commentato il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci -. La nostra attività, capillare su tutto il territorio italiano, si propone di inviare messaggi positivi alle nuove generazioni, non solo legati alla pratica sportiva e all’aspetto agonistico, ma anche a una crescita dei nostri giovani all’insegna di uno stile di vita sano“.

Sia nel femminile che nel maschile, le 20 partecipanti saranno suddivise in un abbinamento (Calabria e Liguria) e 6 triangolari: questa prima fase si giocherà tutta nella giornata di martedì 26, mentre mercoledì sono previsti i quarti di finale così come tutte le finali dal 20° all’8° posto. Giovedì 28 le due finali che definiranno il podio: quella per il 3° posto e quella per la vittoria dei Campionati. Per studenti e docenti saranno giorni indimenticabili. “Viviamo l’esperienza come una possibilità formativa e di crescita. Tutto quello che riguarda la trasferta è una grande novità per i ragazzi che vengono da un piccolo centro molisano – ha invece raccontato Gilberto Rocchetti, professore di Educazione Fisica dell’Istituto di Scuola Superiore “Lombardo Radice” di Bojano, comune alle porte di Campobasso -. Sarà bello confrontarsi con altri coetanei che vengono da tutta Italia e vivere questi giorni come un’esperienza di crescita per tutti. Superata la pandemia, durante la quale questi ragazzi hanno perso la socialità, tornare a viaggiare, confrontarsi attraverso l’attività sportiva, è una grande emozione”.