“Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai in compagnia.”
Suona più o meno così la traduzione di un proverbio, quanto mai attuale e corretto. Ed infatti, come fossero i tre moschettieri, altrettante società sportive riminesi si sono unite per dare solidità ad un progetto, il progetto “Zeus”, che aveva visto coinvolta, come Testimonial la Femminile Rimini Calcio grazie ad un’idea del Dr. Dino Guerra.
Il Dottor Guerra, patron della Pubblica Assistenza di Ravenna, ha espressamente cercato la collaborazione di un team femminile. In un secondo momento la FRC ha coinvolto nel progetto il Basket Rimini Crabs e dal Baseball Rimini Pirati, per pubblicizzare il più possibile un’iniziativa sicuramente degna di nota. Nella mente di Guerra, difatti, la volontà di acquistare dei mezzi di soccorso “speciali” e adatti a pazienti con particolari esigenze, dovute al peso. La lotta all’obesità, infatti, è lo scopo precipuo di questo illustre proposito, inteso sia come prevenzione sia, latu sensu, come strumento per coadiuvare il soccorso di chi necessita l’ospedalizzazione.
Purtroppo, nei casi di obesità grave e patologica, l’impiego dei normali mezzi di soccorso e delle relative attrezzature non è sufficiente: in alcuni casi si è ovviato ricorrendo ai Vigili del Fuoco, tuttavia questo non è sufficiente. Anzi: l’intervento dei pompieri non solo è ugualmente arduo ma, soprattutto, svilente per chi ne faccia ricorso, contribuendo al calo di autostima e alla vergogna.
Fondamentale la chiosa di Guerra: “Noi non siamo in sostituzione del pubblico, ma assieme al pubblico”. Tali mezzi, inoltre, richiedono costi maggiori e reperire i fondi non è facile! Il coinvolgimento delle squadre sportive si fonde con la speranza che, queste, possano convogliare l’attenzione mediatica e dare risalto a una lodevole iniziativa.
La giornata di sabato ha rappresentato, altresì, l’occasione di rivelare i tre loghi caratteristici delle tre squadre di Rimini, tra le più conosciute che affiancano quello già noto degli amici della Rimini Calcio maschile, nella prospettiva di una imperitura sinergia, foriera di nuove ed ulteriori collaborazioni che possano anche coinvolgere altre realtà del panorama sportivo cittadino.
I loghi di cui sopra, riprendono la vecchia effigie riminese, quadripartita ma che, nel quarto in alto a sinistra, porta per ogni team il proprio segno distintivo: il Pirata, il Granchio e il pallone da calcio sotto il quale si intravede una croce, a ricreare il simbolo del genere femminile (per l’appunto un cerchio, con una croce in basso), in cui si intravede tutta la “riminesità”: la fontana della “Pigna” e il sole sul mare della città!
Tra i relatori, oltre i vertici delle Società (Capicchioni, Basket; Zangheri, Baseball; Montebelli e Lisi, F.R.C. e, last but not least, Dino Guerra). La conferenza, di cui è stato colto l’oggetto di carattere umanitario, ha avuto una grande affluenza non solo tra gli addetti del settore.
Credit Photo: CRABS Basket Rimini – Facebook