Lo UEFA Football Board si è riunito nel mese di settembre presso la Casa del Calcio Europeo di Nyon per avviare un dialogo costruttivo su una serie di temi legati al calcio femminile, come la programmazione strategica, l’arbitraggio, il calendario, le competizioni e il benessere delle giocatrici.

L’incontro è iniziato con una presentazione delle attività e delle iniziative della UEFA nel calcio femminile, evidenziate dai record di affluenza battuti in tutto il continente a livello di club e nazionali e dai maggiori investimenti effettuati in Europa nelle ultime stagioni.

Il consiglio ha poi parlato della Strategia per il calcio femminile UEFA post-24, raccomandando di incrementare le iniziative che incoraggiano una maggiore rappresentanza nelle posizioni di leadership all’interno del calcio, nuove opportunità nelle competizioni, tutela delle giocatrici, migliori strutture nel settore giovanile e un maggiore sostegno alle piccole e medie federazioni.

Il consiglio ha inoltre analizzato questioni relative all’arbitraggio come il VAR, i falli di mano, il comportamento delle giocatrici e degli allenatori e la nuova campagna UEFA “Be a Referee!“, nonché questioni relative alle competizioni e al calendario delle partite. In particolare, ha espresso la necessità di una maggiore considerazione delle esigenze delle giocatrici e di un dialogo aperto sul calendario, sulla programmazione delle gare e sul calcolo dei tempi di recupero, che aggiungono un ulteriore onere al già pesante carico di lavoro delle giocatrici. Il consiglio ha inoltre espresso soddisfazione per il nuovo sistema di competizioni UEFA per nazionali femminili e ha dato un feedback sullo stato attuale e sull’evoluzione della UEFA Women’s Champions League.

L’incontro si è concluso con discussioni incentrate sugli effetti del ciclo mestruale sulle prestazioni e sul recupero delle giocatrici, sulla prevenzione e sull’istruzione contro gli infortuni alla testa e sulla prevenzione e il trattamento degli infortuni al legamento crociato anteriore.

All’incontro hanno partecipato Verónica Boquete, Marissa Callaghan, Karen Carney, Jovana Damnjanović, Jonas Eidevall, Magdalena Eriksson, Laura Georges, Gemma Grainger, Ada Hegerberg, Pernille Harder, Josephine Henning, Eugénie Le Sommer, Carolina Morace, Francisco Neto, Alexia Putellas, Lotta Schelin, Viktoria Schnaderbeck, Tessa Wullaert e Leah Williamson.

Nadine Kessler, direttrice UEFA per il calcio femminile, ha dichiarato: “Riunire i grandi del nostro sport per parlare di successi, sfide e opportunità era un passo necessario. Li abbiamo ascoltati attentamente e mi è piaciuto molto lo spirito aperto e il dibattito costruttivo di questo incontro. Senza dubbio, le loro idee miglioreranno ulteriormente il panorama calcistico europeo. Voglio ringraziarli per il tempo che ci hanno dedicato”.

Verónica Boquete: “Questo è un gruppo di esperti e conosce davvero le nostre competizioni, i nostri problemi, le nostre debolezze e i nostri punti di forza, quindi è fantastico poter condividere il tutto. Vogliamo contribuire a migliorare il sistema e l’organizzazione, portando nuove idee. Penso che la UEFA stia già facendo un ottimo lavoro, ma se posso fare qualcosa per dare una mano è fantastico”.

Karen Carney: “Tutto si muove molto velocemente, ma dobbiamo costruire lo sport su basi solide. Oggi ci siamo incontrati per capire che ci sono tanti paesi e che ognuno si trova in una fase diversa nell’evoluzione del calcio femminile. Dunque, comprendere e ascoltare tutti è davvero importante, perché vogliamo tutti la stessa cosa”.